La Russia sospende forniture elettriche alla Finlandia

 

 

Roma, 14 Maggio 2022 – Le esportazioni di energia elettrica dalla Russia alla Finlandia sono state sospese. Lo ha reso noto l’operatore della rete elettrica finlandese. La Rao Nordic, la compagnia russa incaricata di distribuire energia elettrica, ieri aveva annunciato che l’alimentazione sarebbe stata interrotta a mezzanotte. Sebbene l’azienda abbia dichiarato che il blocco sia scaturito a seguito di mancati pagamenti, si ritiene certamente un atto di ritorsione della Russia nei riguardi della Finlandia, che ha manifestato la propria volontà di entrare a far parte della Nato. E quindi dei Paesi che costituiscono l’Alleanza atlantica.

Il responsabile della Fingrid (l’operatore finlandese incaricato di gestire l’energia elettrica finlandese), ha affermato che la Finlandia può sopravvivere senza alcun tipo di problema al mancato approvvigionamento energetico da parte della Russia: “Eravamo preparati a questa eventualità e non sarà difficile. Possiamo gestire un po’ più di importazioni dalla Svezia e dalla Norvegia. Anche perché l’elettricità russa rappresenta soltanto il 10% del consumo complessivo”.

Le posizioni della Russa di fronte al possibile ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia

Il vice ministro degli Esteri, Alexander Grushko, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax, ha dichiarato che “la Russia non ha intenzioni ostili nei confronti della Svezia e della Finlandia“. Tuttavia, ha ribadito che gli eventuali progressi delle due Nazioni nel processo di adesione alla Nato “non rimarrà senza una reazione politica. Nonché senza un’analisi approfondita delle conseguenze della nuova configurazione di forze che potrebbero formarsi a seguito del prossimo ampliamento dell’alleanza”. Sotto il profilo strategico militare ha infine reso noto che, “è presto per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nelle zone che si trovano in prossimità dei Paesi baltici.

Esercitazioni di caccia russi a Kaliningrad

I caccia russi Su-27 hanno compiuto una serie di esercitazioni sul Baltico, nei pressi di Kaliningrad. Secondo alcuni analisti l’operazione andrebbe intesa come un atto provocatorio, anche nei confronti delle due Nazioni scandinave, impegnate nel processo di adesione alla Nato.

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