“Il senso della sete” di Fausta Speranza

 

 

Roma, 5 Novembre 2021 – Acqua e governance globale: se ne parla alla presentazione del libroIl senso della sete” di Fausta Speranza.

Acqua, un bene in estinzione

Solo lo 0,5% dell’acqua sulla Terra è utilizzabile come acqua dolce e il cambiamento climatico riduce l’accumulo di quella terrestre di un centimetro ogni anno. Sono dati dell’agenzia dell’Onu per la meteorologia che avverte: “nel 2050 cinque miliardi di persone avranno problemi di accesso alle risorse idriche“. Senza dubbio l’emergenza per la più essenziale delle risorse è la più grave tra quante vengono affrontate a Glasgow, alla 26ª Conferenza delle Parti della Convenzione quadro sul cambiamento climatico voluta dall’Onu (Cop 26).

Per i leader mondiali la sfida è quella di raggiungere accordi per contrastare il surriscaldamento globale. Ma anche, quella di ritrovare un nuovo equilibrio di collaborazione a livello internazionale. Per questo nel “Il senso della sete” si parla di acqua, geopolitica e diritto alla salute.

Il libro sarà presentato venerdì 5 novembre a Roma, presso la sala Apollo di palazzo Maffei Marescotti (via della Pigna 13/a), dalle 17:30 alle 18.30 e in diretta sulle pagine social e sul portale principale di Eurocomunicazione (www.eurocomunicazione.com). Seguirà un cocktail con degustazione di vino macedone.

Intervengono: Paolo Ruffini, prefetto del dicastero per la Comunicazione, Gianfranco Lizza, già professore di geopolitica Università “Sapienza”, ambasciatore Pasquale Ferrara (T.B.C.) e il cardinale Enrico Feroci. Introduce e modera Marija Efremova, ambasciatrice della Macedonia del Nord presso la Santa Sede. Sarà presente l’autrice del libro.

Lettera di Papa Francesco

“Coltivare e custodire il Creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia (cfr Gen 2.15), ma a ciascuno di noi, per far crescere il Mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un luogo abitabile per tutti”. Sono le parole di Papa Francesco scritte nella lettera che apre il libro di Fausta Speranza. E in questa all’autrice, sottolineando come l’elaborato si ispiri “alle tematiche della casa comune e della fratellanza, quanto mai attuali”, il Pontefice auspica “che esso possa favorire il rispetto e la custodia del Creato”.

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