Guerra in Ucraina, 2.100 corpi non identificati

 

Roma, 8 Gennaio 2024 – Artem Shevchyshen, vice capo del principale dipartimento investigativo della Polizia nazionale ucraina lancia un appello: «Ad oggi, più di 2.100 corpi non sono stati identificati. È impossibile prevedere quanti ce ne saranno domani, tra una settimana, tra un mese. Per questo già oggi è necessario eseguire una massiccia profilazione del Dna, in modo da poter reagire rapidamente e identificare ogni persona morta, sia i nostri soldati delle Forze di Sicurezza e Difesa che i civili».

Bombardamenti russi

Quattro civili sono morti a causa di intensi bombardamenti russi in Ucraina. Lo hanno riferito le autorità locali. Una donna 63enne è stata uccisa nella Regione di Kharkiv, due persone hanno perso la vita in quella di Khmelnytskyi, mentre un 62enne è morto nella Città di Kryvyi Rih dove i missili hanno colpito un centro commerciale e diversi edifici residenziali.

Il comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, ha reso noto che questa mattina l’esercito russo ha lanciato contro l’Ucraina 59 tra missili di diverso tipo e droni. Lo riporta Unian. La difesa ucraina ha abbattuto 18 missili e 8 velivoli senza pilota, ha dichiarato Zaluzhny. Durante l’attacco sono state prese di mira infrastrutture civili e industriali, e obiettivi militari. L’attacco ha colpito le regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Khmelnytsky.

Papa: «armi incentivano guerre e tolgono fondi, ci sia disarmo»

«Le guerre possono proseguire grazie all’enorme disponibilità di armi. Occorre perseguire una politica di disarmo, poiché è illusorio pensare che gli armamenti abbiano un valore deterrente. Piuttosto è vero il contrario: la disponibilità di armi ne incentiva l’uso e ne incrementa la produzione. Le armi creano sfiducia e distolgono risorse». Così Papa Francesco ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno. «Quante vite si potrebbero salvare con le risorse oggi destinate agli armamenti? Non sarebbe meglio investirle in favore di una vera sicurezza globale? Le sfide del nostro tempo travalicano i confini, come dimostrano le varie crisi – alimentare, ambientale, economica e sanitaria – che stanno caratterizzando l’inizio del secolo. In questa sede» – ha sottolineato il Pontefice – «reitero la proposta di costituire un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e promuovere uno sviluppo sostenibile dell’intero Pianeta».

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