Giornata mondiale del Rifugiato, medaglia Premio Nobel messa all’asta

 

 

Roma, 20 Giugno 2022 – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato ha espresso la sua gratitudine a chi aiuta i profughi.

«Desidero manifestare la riconoscenza della Repubblica a quanti – personale delle Pubbliche Amministrazioni e operatori della protezione internazionale e dell’accoglienza – si adoperano per alleviare le sofferenze e garantire l’accesso dei profughi ai servizi di base. Un attestato di riconoscenza che va anche ai moltissimi concittadini che con grande umanità e dedizione hanno fornito, soprattutto nelle settimane successive all’aggressione russa all’Ucraina, un contributo fondamentale nell’assistenza e accoglienza dei rifugiati. Nel loro operato si rispecchiano i valori della nostra Costituzione».

Solidarietà

Il giornalista russo della Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, metterà oggi all’asta la sua medaglia del Premio Nobel per la pace. Ha spiegato che il ricavato andrà direttamente all’Unicef nei suoi sforzi per aiutare i bambini sfollati a causa della guerra in Ucraina e le loro famiglie. L’asta si svolgerà al New York Times Media center a Manhattan in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato. Le offerte online sono iniziate il 1 giugno in occasione della Giornata internazionale dei bambini.

Lo scorso ottobre è stato conferito il Premio Nobel per la pace a Muratov, insieme alla giornalista americano filippina Maria Ressa. Muratov ha già devoluto i 500mila dollari associati al Premio in sostegno di diverse attività caritatevoli. Vendere la Medaglia è “un atto di solidarietà” nei confronti dell’Ucraina, ha spiegato Muratov. Ha anche ricordato l’asta con cui il fisico danese Niels Bohr vendette la sua medaglia Nobel per aiutare i finlandesi in seguito all’invasione sovietica del 1939.

Ipsos

In questa occasione, il sondaggio internazionale di Ipsos, condotto in 28 Paesi tra cui l’Italia, ha indagato le opinioni e le percezioni dei cittadini nei confronti dei rifugiati.

In media, il 78% degli intervistati è d’accordo sul fatto che le persone debbano potersi rifugiare in altri Paesi per sfuggire a guerre o persecuzioni. Soltanto il 16% è in disaccordo. Anche l’Italia è tra i Paesi che esprime il maggiore grado d’accordo, con l’80% dei giudizi favorevoli.

Rispetto all’anno scorso, gli atteggiamenti sono diventati più favorevoli nella maggior parte dei Paesi intervistati. Suggerendo che la crisi in Ucraina abbia aumentato l’apertura dell’opinione pubblica nei confronti dei rifugiati e annullato alcune delle preoccupazioni generate dalla pandemia.

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