Attualità

Giornata mondiale contro il cancro: l’importanza della prevenzione

 

 

Roma, 4 Febbraio 2021 – Sono trascorsi 21 anni dalla nascita del World Cancer Day (Giornata mondiale contro il cancro).

La nascita

L’istituzione della giornata si deve alla Carta di Parigi del 1999 sottoscritta dal presidente francese Jacques Chirac e dal direttore generale dell’Unesco Kōichirō Matsuura. La prima giornata mondiale celebrata nel 2000 fu istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal 2006 promossa dall’Unione internazionale contro il cancro (Uicc). Organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate in oltre 100 Paesi. L’intento è sensibilizzare popolazione, media, Istituzioni, personale medico-sanitario e i pazienti sui temi della prevenzione e della ricerca medico-scientifica contro tutte le neoplasie.

Slogan 2021

Lo slogan della Giornata mondiale per il triennio 2019-2021 è “I Am and I Will” (“Io sono e lo Farò“) e racchiude un invito all’azione e all’impegno personale, associazionistico e istituzionale. L’obiettivo è, infatti, quello di cercare di salvare vite aumentando la consapevolezza sulla malattia in modo che le persone facciano prevenzione ed evitino i comportamenti a rischio.

In Italia

Secondo i dati del Rapporto Aiom-Airtum del 2020, in Italia si registra una riduzione dei tassi di mortalità del 6% nella popolazione maschile e del 4,2% nella popolazione femminile. Inoltre, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto il 63% nelle donne e il 54% negli uomini. Tutti questi miglioramenti sono legati ai progressi in campo diagnostico terapeutico e di prevenzione. Ma anche al continuo aumento del grado di informazione che viene fornita ai cittadini e, quindi, al loro maggiore grado di consapevolezza.

In Occidente

In Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali circa il 40% dei nuovi casi di tumore e il 50% delle morti per cancro possono essere prevenuti. Il fumo di tabacco rappresenta il principale fattore di rischio. Infatti è associato all’insorgenza di circa un tumore su tre e a ben 17 tipi/sedi di cancro, oltre al tumore del polmone.

Tumori e pandemia

Esami diagnostici rimandatiInterventi posticipati. Il 2020 ha aggiunto una ulteriore difficoltà lungo la strada dei malati di tumore: quella rappresentata dal Covid-19.

Fin dall’inizio si è infatti capito che i pazienti oncologici rappresentano una delle categorie più a rischio, in caso di infezione da Coronavirus. Nello specifico, coloro che sono in trattamento in questa fase con farmaci che sopprimono la risposta immunitaria. Così come i pazienti più anziani (perché alla malattia si aggiunge un altro fattore di rischio, l’età) e quelli che sono alle prese con una malattia del sangue o del sistema linfatico (leucemie, linfomi e mielomi). Al contempo, però, le diverse forme di cancro non possono attendere la fine della pandemia. Vanno curate quanto prima, se già presenti. O scovate senza eccessivi ritardi, se si ha la sfortuna di sospettare una diagnosi in un periodo già caratterizzato da un’emergenza sanitaria.

Ginevra Larosa

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