Germania: chiude l’aeroporto Tegel, ultimo lascito della Guerra Fredda

Berlino, 8 Novembre – L’aeroporto berlinese di Tegel, risalente all’epoca della Guerra Fredda e amatissimo dai berlinesi, ha definitivamente chiuso i battenti oggi dopo il decollo dell’ultimo volo.

Sostituito

La settimana scorsa, con un ritardo di nove anni, è stato aperto un hub sostitutivo dall’altra parte della capitale tedesca, a sud-est: BER, in sigla, intitolato a Willy Brandt. Il volo AF1235 dell’Air France per Parigi è stato l’ultimo aereo a lasciare Tegel, oggi verso l’ora del tramonto.

Il commosso saluto del sindaco

«Lo dirò chiaramente: è un giorno in cui i cuori di molte persone stanno sanguinando», ha dichiarato il sindaco di Berlino Michael Mueller. «Per noi berlinesi, Tegel è stata la porta d’accesso al mondo» durante i lunghi decenni della Guerra Fredda. Quando Berlino Ovest era un’exclave democratica all’interno della Repubblica Democratica Tedesca comunista, divisa dal Muro di Berlino.

Era arrivato al collasso

Originariamente costruito per gestire 2,5 milioni e mezzo di passeggeri all’anno, Tegel ha superato i 20 milioni nel 2014 e negli ultimi anni ha accusato il collasso, con una pessima reputazione per l’affollamento, i ritardi e lo smarrimento dei bagagli.

Nove anni di attesa

Tegel è rimasto operativo, seppur sempre più faticosamente, per tutta la durata dei ritardi della realizzazione di BER. Una proroga di nove anni rispetto alla data di chiusura originaria.

La nuova destinazione dell’area

L’ex aeroporto è destinato ad ospitare un intero nuovo quartiere, con case per 10.000 persone insieme a negozi, scuole e altre strutture. Il suo terminal esagonale – ora monumento storico protetto – diventerà un centro di sviluppo urbano gestito dall’Università di Scienze Applicate di Beuth.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *