Frana in Papua Nuova Guinea, 2mila persone colpite

Roma, 27 Maggio 2024 – Continua a salire il bilancio delle persone sepolte sotto la tremenda frana che nella notte tra giovedì e venerdì ha interessato alcuni villaggi della Regione di Enga in una delle zone montuose più impervie e inaccessibili della Papua Nuova Guinea. Al momento mancano all’appello 2mila persone e le autorità di Port Moresby spiegano che il bilancio potrebbe salire a causa dei quasi 8metri di detriti accumulati in una zona di circa 200 chilometri quadrati. Colpiti anche i villaggi di Kaokalam, Tulipana e Gambali.

 

Una delle zone più piovose al Mondo

Il governatore di Enga, Peter Iapatas, parla della frana staccatasi intorno alle 3 di notte dal costone di una montagna sorprendendo gli abitanti nel sonno come di un disastro naturale senza precedenti che ha provocato la morte di tantissime persone e di ingenti danni alle abitazioni e alle infrastrutture. La Nuova Guinea inoltre è una delle zone più piovose al Mondo e proprio quest’ultime (cadute copiosamente nelle ultime settimane) sono, per gli esperti, la causa principale che ha provocato il disastro.

Non c’era più nulla, al posto delle abitazioni solo terra e sassi” afferma un abitante giunto sul luogo della frana all’Abc (Australian Broadcasting Corporation). “L’acqua continua a cadere” afferma un altro sfollato spiegando che sono andati distrutti i campi e le riserve idriche.

I soccorsi

Immediati i soccorsi giunti numerosi anche dai Paesi vicini per cercare di contribuire alle fasi di ricerca ostacolate dall’interruzione dell’unica via di accesso alla zona colpita. Con strumenti di fortuna e a mani nude si scava mentre la terra della montagna continua a muoversi rendendo tutto molto pericoloso, come spiegano i soccorritori, mentre gli aiuti giungono per via aerea grazie agli elicotteri. Non mancano inoltre i problemi legati alla sicurezza della Regione, dove frequenti sono gli scontri tra i gruppi tribali presenti. Come l’Australia anche gli Usa, che intendono da tempo rafforzare i legami con la Papua Nuova Guinea, piuttosto che con la Cina, si dicono pronti ad aiutare.

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