Bucha, Ucraina: la comunità internazionale indaga

 

 

Bruxelles, 4 Aprile 2022 – Nella città di Bucha arrivano i giornalisti per testimoniare la scia di devastazione e morte lasciata dai soldati russi dopo il ritiro. Civili giustiziati per le strade, esecuzioni sommarie e arbitrarie, cadaveri con le mani legate dietro la schiena, fosse comuni.

La comunità internazionale ha condannato all’unanimità gli abusi commessi a Bucha, epicentro di una delle battaglie più feroci dell’offensiva di Mosca.

La Russia nega ogni responsabilità e liquida le denunce come fake news e parla di provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati.

Richiesta di nuove sanzioni

L’ufficio della procura generale ucraina che indaga sui possibili crimini di guerra commessi dalla Russia ha fatto sapere che sono stati trovati finora 410 cadaveri nelle città alla periferia settentrionale di Kiev. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto alla Corte penale internazionale di inviare una missione investigativa per documentare e perseguire le atrocità commesse.

Dall’Unione europea arrivano le parole del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che accusa l’armata russa di aver commesso “atrocità” nella Regione di Kiev. «L’Ue aiuta l’Ucraina e le Ong a raccogliere le prove necessarie per i procedimenti dinanzi alle corti internazionali». E poi invoca maggiori sanzioni nei confronti di Mosca.

Stando alla ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht, l’Ue dovrebbe discutere lo stop all’importazione di gas russo. Una mossa già avviata dalla Lituania, primo paese Ue che ne ha bloccato l’import. Nelle prossime ore a Lussemburgo i ministri delle Finanze discuteranno l’impatto economico della crisi.

Mariupol obiettivo chiave

Intanto, nelle ultime ore, avvertite esplosioni a Odessa e successivamente a Kherson, capoluoghi regionali entrambi nel Sud dell’Ucraina. E sono proseguiti “i pesanti e indiscriminati combattimenti” a Mariupol, la città assediata dalle truppe russe dove le forze ucrainemantengono una strenua resistenza” e “il controllo nelle aree centrali”: lo rileva l’intelligence militare britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo. Da Londra, il ministero della Difesa britannico, continua affermando che la cattura di Mariupol è un obiettivo chiave dell’invasione russa. Nell’ucraina nord-orientale, e più precisamente a Sumy, il governatore Dmytro Zhyvytsky, ha annunciato invece che le forze russe hanno lasciato l’area. Mentre la tensione si è acuita nella notte a Ternopil dove il sindaco della città ha riferito di esplosioni e di lanci di razzi.

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