Algeria, al voto per referendum Costituzione

Tunisi, 31 Ottobre – Oltre 24 milioni di elettori sono chiamati alle urne domenica in Algeria per votare, tramite referendum, la proposta di modifica della Costituzione in un contesto particolare segnato dal dilagare della pandemia Covid-19. Lo rende noto l’agenzia di stampa algerina Aps aggiungendo che data la crisi sanitaria, l’Autorità Elettorale Indipendente Nazionale (Anie) ha redatto uno speciale protocollo sanitario per il referendum, al fine di prevenire il rischio di diffusione dell’epidemia.

Sicurezza ai seggi

L’accesso all’interno dei seggi elettorali sarà autorizzato solo a due o tre persone alla volta e sarà installato un dispositivo di disinfezione in ogni sede. I seggi elettorali saranno aperti dalle 8 alle 19, ai sensi dell’articolo 32 della legge organica relativa al sistema elettorale. Tuttavia, la data di apertura delle urne potrà essere anticipata di 72 ore nelle zone remote e di 120 ore per gli algerini all’estero. Il presidente dell’Anie, Mohamed Charfi, ha assicurato che tutte le condizioni per garantire “trasparenza e imparzialità” del referendum sono soddisfatte.

Perché il referendum

La modifica della Costituzione costituisce uno dei principali impegni elettorali del presidente della Repubblica, Abdelmadjd Tebboune, eletto il 12 dicembre 2019. La campagna referendaria è iniziata il 7 ottobre e si è conclusa il 28 ottobre. Per 22 giorni, leader di partiti politici, rappresentanti delle organizzazioni della società civile, sindacati e datori di lavoro e membri del governo hanno convocato riunioni e sono intervenuti sui media invitando a un voto massiccio nel referendum, evidenziandone la natura cruciale per il futuro del Paese e per gettare le basi di una nuova Algeria.

Il progetto di emendamento

Il primo ministro Abdelaziz Djerad, da parte sua, ha affermato che il progetto di emendamento alla Costituzione arriva «per completare il processo di costruzione dello Stato nazionale» e si è dichiarato «convinto» che il popolo algerino «sosterrà questo progetto che soddisfa le sue aspirazioni». Il progetto vuole soprattutto «rompere con la corruzione e con chi voleva distruggere la nazione», ha aggiunto. La modifica della Costituzione, elaborata da un gruppo di esperti in diritto costituzionale, sulla base di 5.018 proposte di emendamento provenienti da vari settori della società, figure nazionali e forze politiche, è stato adottata il 6 Settembre in Consiglio dei ministri, prima di ricevere l’approvazione delle due Camere del Parlamento, successivamente il 10 e il 12 dello stesso mese. In questo Consiglio dei ministri, il presidente aveva affermato che il progetto di emendamento costituzionale «è in linea con le esigenze della costruzione dello Stato moderno e risponde alle richieste dell’autentico movimento popolare Hirak», sottolineando di aver fatto sì che la Costituzione, nella sua nuova versione, sia «la più largamente condivisa, nonostante gli ostacoli posti dalla crisi sanitaria del Covid-19».

Cosa cambia

I principali cambiamenti alla Costituzione riguardavano la limitazione del rinnovo del mandato presidenziale a una sola volta, la riduzione delle prerogative del presidente della Repubblica, la prevenzione degli eccessi autocratici, la separazione e l’equilibrio dei poteri. Il progetto di emendamento alla Costituzione ha sei assi. Si tratta di “diritti fondamentali e libertà pubbliche”, “rafforzamento della separazione e dell’equilibrio dei poteri”, “indipendenza della giustizia”, “Corte costituzionale”, “trasparenza, prevenzione e lotta alla corruzione” e “Autorità elettorale nazionale indipendente”. Il presidente aveva indicato che al referendum farà seguito una revisione della legge elettorale per garantire «garanzie di regolarità delle elezioni per la conservazione della volontà popolare» e per promuovere «l’emergere di una nuova generazione di funzionari eletti sulla scena politica».

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