Europa

Ue: accordo tra Parlamento e Consiglio, prefinanziamento Recovery

Bruxelles, 18 Dicembre – Concordata la percentuale del prefinanziamento agli Stati membri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul meccanismo di recupero e resilienza (la Recovery and Resilience Facility). Sarà del 13%.

Next Generation Eu

La Commissione europea accoglie l’accordo politico raggiunto, sottolineando che il dispositivo di recupero e resilienza è lo strumento chiave al centro di Next Generation Eu, il piano dell’Unione europea per uscire dalla crisi attuale.

Saranno messi a disposizione 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti intrapresi dagli Stati membri. Eserciterà un ruolo cruciale nel mitigare l’impatto economico e sociale della pandemia e renderà le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le transizioni verdi e digitali. L’accordo richiede l’approvazione finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.

Struttura

Sei saranno i pilastri nel campo di applicazione. Transizione verde; trasformazione digitale; crescita e posti di lavoro intelligenti, sostenibili e inclusivi; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza; e politiche per la prossima generazione, bambini e giovani, compresa l’istruzione e le competenze. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Gli Stati membri dovrebbero dare la priorità alle riforme e agli investimenti che sostengono la transizione climatica.

Regole a cui attenersi

L’accordo prevede che un minimo del 37% della spesa per investimenti e riforme contenute in ciascun piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe sostenere gli obiettivi climatici. Inoltre, tutti gli investimenti e le riforme devono rispettare il principionon danneggiare in modo significativo l’ambiente“. Oltre a ciò, un minimo del 20% della spesa per investimenti e riforme contenute in ogni piano nazionale dovrebbe sostenere la transizione digitale. I piani di ripresa e resilienza dovrebbero anche contribuire ad affrontare efficacemente le sfide individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito del semestre europeo, il quadro per il coordinamento delle politiche economiche e sociali in tutta l’Unione.

Sarà stabilito e reso pubblicamente disponibile un quadro di valutazione per fornire informazioni sui progressi nell’attuazione del dispositivo e dei piani nazionali. Gli Stati membri dovranno proteggere gli interessi finanziari dell’Unione, in particolare per prevenire frodi, corruzione e conflitti di interesse. Il 13% dell’importo totale assegnato sarà messo a disposizione in prefinanziamento dopo l’approvazione dei piani di ripresa e resilienza. Per garantire che il denaro inizi a fluire il prima possibile per sostenere la nascente ripresa economica.

Approvazione

Il testo del regolamento dovrà essere finalizzato a livello tecnico. Il Parlamento europeo e il Consiglio devono quindi approvarlo formalmente affinché possa entrare in vigore il prima possibile. Gli Stati membri potranno, poi, presentare i propri piani di ripresa e resilienza, definendo un pacchetto coerente di riforme e progetti di investimento.

Gentiloni

«Lo strumento di recupero e resilienza apre la strada alla ricostruzione e alla trasformazione dell’economia europea. Il Recovery and Resilience Facility apre la strada all’Europa non solo per ricostruire la sua economia dopo la pandemia, ma anche per trasformarla. Desidero ringraziare la presidenza tedesca e i negoziatori del Parlamento europeo per aver contribuito a realizzare questo solido accordo», ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

«Ora abbiamo un’opportunità unica per mantenere i nostri impegni ambientali, per accelerare la transizione al digitale, per aumentare le competenze e affrontare la disuguaglianza. Per sfruttare al meglio questa opportunità, la Commissione e le autorità nazionali devono lavorare fianco a fianco per approvare rapidamente e quindi attuare efficacemente una serie di piani nazionali ambiziosi e credibili. Mentre quest’anno triste volge al termine, guardiamo avanti al 2021 con ottimismo e determinazione», ha concluso.

 

Ginevra Larosa

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