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Turchia, Erdogan firma per lasciare la Convenzione di Istanbul

 

 

Ankara, 20 Marzo 2021- Firmata nel 2011, la Convenzione di Istanbul, è un trattato volto alla prevenzione e al combattimento della violenza contro le donne. Secondo quanto riportato nella Gazzetta ufficiale della Turchia il presidente Recep Tayyip Erdogan ha firmato un decreto di recesso dalla Convenzione.

Le motivazioni

La Convenzione obbliga i Governi ad adottare una legislazione che contrasta la violenza domestica e gli abusi simili, come la violenza coniugale e le mutilazioni genitali femminili. Secondo i conservatori il provvedimento minerebbe l’unità familiare, incoraggiando il divorzio e dando spazio alla comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender (Lgbt) per essere maggiormente accettata nella società.

Il ministro della Famiglia, del Lavoro e dei Servizi Sociali Zehra Zumrut Selcuk ha scritto su Twitter che i diritti delle donne sono garantiti nella legislazione nazionale, in particolare nella Costituzione. Selcuk afferma che il sistema legale turco èabbastanza dinamico e forteda adottare nuove normative in base alle necessità. La violenza contro le donne è un crimine contro l’umanità e la Turchia continuerà risolutamente la sua lotta secondo il principio ditolleranza zero“.

La realtà

Secondo la piattaforma turca “Noi Fermeremo il Femminicidio“, che si batte contro tutti i tipi di violenze contro le donne, la Convenzione non è mai stata applicata. La violenza contro le donne è un problema diffuso in Turchia. In seguito alla decisione di ritirarsi dalla Convenzione, la leader di “Noi Fermeremo il Femminicidio”, Fidan Ataselim, ha chiamato alla protesta su Twitter. Sottolineando che il Governo sta mettendo in pericolo la vita di milioni di donne. Secondo l’organizzazione, lo scorso anno sono state almeno 300 le vittime di femminicidio in Turchia.

Un altro significativo cambiamento

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rimosso il governatore della Banca Centrale, Nagci Agbal. Secondo quanto riporta la Bbc in lingua turca, la decisione arriva dopo che Abgal ha aumentato i tassi di interesse di 200 punti all’inizio di questa settimana. Fatto per contrastare l’inflazione e sostenere la lira turca, ma il presidente ha sempre manifestato la sua contrarietà ai tassi di interesse elevati

A sostituirlo, secondo un decreto presidenziale pubblicato nella Gazzetta ufficiale turca, Sahap Kavcioglu, economista ed ex deputato del partito Giustizia e sviluppo (Akp).

Ginevra Larosa

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