Europa

Torna l’orrore a Nizza, sgozzati nella cattedrale

L’attacco è iniziato intorno alle 9 del mattino a Nizza dentro la basilica di Notre Dame. Le vittime sono una donna decapitata e un uomo sgozzato, presumibilmente il custode della basilica. Una terza vittima sarebbe una donna che è stata gravemente ferita nella chiesa ma che è riuscita a fuggire e rifugiarsi in un bar vicino ed è gravissima, forse già morta.

L’omicida

L’attentatore è stato ferito e arrestato dalla polizia che ha sparato almeno sette colpi. Ci potrebbe essere una seconda persona in fuga. Agenti delle forze dell’ordine stanno facendo ricerche in chiesa perché ci sono oggetti sospetti: «Speriamo di non trovare altre vittime», ha aggiunto il sindaco Christian Estrosi, ex ministro di Sarkozy.

Pista terroristica

La pista terroristica è confermata: «Non abbiamo dubbi che si tratti di un attentato: l’assalitore, quando veniva ricoverato, non faceva altro che gridare “Allah Akbar, Allah Akbar”: ha dichiarato il primo cittadino di Nizza, nella conferenza stampa dopo l’attentato. Il governo ha immediatamente attivato la
cellula di crisi.

La cattedrale

La cattedrale di Nizza, si trova sul Viale Jean Medecin (dedicato allo storico sindaco nizzardo), cuore pulsante della città: un vialone dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena.

Le istituzioni

A Beauveau, sede del ministero dell’Interno, il presidente Emmanuel Macron, presiede la riunione della cellula di crisi immediatamente attivata dal premier Jean Castex e dal ministro dell’Interno Gerard Darmanin: i due hanno interrotto improvvisamente la loro partecipazione all’illustrazione in Parlamento del nuovo lockdown annunciato ieri. L’Assemblea Nazionale (la Camera bassa in cui si stava svolgendo il dibattito) ha già osservato un minuto di silenzio. Macron a fine mattinata si recherà sul luogo dell’attentato.

La città

A Nizza, intanto, il quartiere della cattedrale è chiuso al traffico e deserto: negozianti e impiegati degli uffici restano al loro posto di lavoro. Ma «la rabbia in Francia sta montando: da giorni si avvertiva qui a Nizza un’esasperazione palpabile», ha raccontato un testimone all’Agenzia Agi. «Mi sono rintanato dentro l’ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d’arma da fuoco e ho avuto molta paura», ha proseguito Fabrice Viriglio, proprietario di un’agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza.

Il precedente

Nizza fu teatro il 14 luglio del 2016 di un altro terrificante attentato: un camion di consegne si lanciò contro la folla che partecipava alle celebrazioni della festa nazionale sul Lungomare, la celebre Promenade des Anglais. Il bilancio fu tragico: 84 morti. «Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più. Va sconfitto il nemico: l’islamofascismo», ha attaccato il sindaco Estrosi.

Giovanni De Negri

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