Scienza

Spazio, Italia candida Simona Di Pippo a capo di Esa. Di Stefano: «leader visionaria e innovatrice»

Milano, 5 Ottobre – Si definisce come una delle più convinte sostenitrici della cooperazione internazionale per le attività spaziali: con un simile biglietto da visita, dichiarato sul suo profilo Twitter, è facile capire perché l’astrofisica Simonetta Di Pippo è stata scelta come candidata dell’Italia alla poltrona più ambita dell’Agenzia spaziale europea (Esa), quella di direttore generale, a capo di un’organizzazione intergovernativa che conta 22 Stati membri e ben 12 miliardi e mezzo di euro stanziati come budget per il prossimo triennio, in vista di missioni cruciali verso la Luna e Marte. Classe 1959, laureata in fisica alla Sapienza di Roma, con una carriera costellata da importanti programmi spaziali internazionali, Simonetta Di Pippo dirige dal 2014 l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio extra atmosferico (Unoosa). Il suo nome era entrato nella rosa dei papabili insieme a quello di Roberto Battison, ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), fin dallo scorso giugno, quando l’Esa aveva pubblicato il bando per trovare il successore dell’attuale direttore generale, il tedesco Jan Worner, che concluderà il suo mandato a fine giugno 2021. Dopo mesi di ipotesi e toto-nomi, è stato un tweet di Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri con delega allo spazio, a scoprire le carte con cui l’Italia intende giocarsi la partita sul tavolo europeo. «Abbiamo presentato al corpo diplomatico accreditato a Roma la candidata italiana a direttore generale dell’Esa: Simonetta Di Pippo. Già direttrice di Unoosa» – scrive Di Stefano – «la Di Pippo è una leader visionaria e innovatrice nonché manager competente. Un’occasione per tutto il settore spazio Ue». La carriera di Simonetta Di Pippo è cominciata nel 1986 all’Asi: le sue responsabilità spaziavano dall’osservazione della Terra al volo umano, passando per l’automazione e la robotica. Dal 2002 al 2008 è stata a capo del settore Osservazione dell’Universo. Nel 2007 è stata referente per la missione dell’astronauta Paolo Nespoli a bordo del volo Shuttle Sts-120, mentre dal 2008 al 2011 è stata direttore del Volo Umano presso l’Esa. È tornata quindi all’Asi, per guidare l’Osservatorio per la politica spaziale europea fino al 2014, quando è approdata all’Unoosa. Nel 2009, per promuovere la leadership femminile nell’aerospazio, ha contribuito a fondare l’associazione Women in Aerospace – Europe, di cui è presidente onorario. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere Ufficiale al Merito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre nel 2008 l’Unione astronomica internazionale ha dato il suo nome all’asteroide 21887, come riconoscimento per il suo impegno nell’esplorazione spaziale.

Redazione

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