Rave party, Montaruli: «Lamorgese si dimetta»

 

 

Roma, 8 Settembre 2021 – Rave party di Viterbo ancora al centro delle polemiche.

Arriva da destra, precisamente da Fratelli d’Italia, un nuovo attacco al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Lo scoop de «La Verità» sul rave party

Tra ieri e oggi, infatti, il quotidiano La Verità ha aggiunto particolari pesanti all’evento. Secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, infatti, non solo il ministro dell’Interno sapeva, ma non avrebbe impedito lo svolgimento del rave.

Polizia e carabinieri avrebbero intercettato il flusso di camper e mezzi che da Orbetello si dirigevano sul Lago di Mezzano. Ma il Viminale, secondo La Verità, avrebbe loro dato indicazione di «monitorare il traffico e non di bloccarlo».

Montaruli (FdI): «La Lamorgese si dimetta»

Un rave, quindi, che non sarebbe così improvviso e imprevisto come sembrava all’inizio. I sei giorni di musica (dal 13 al 19 agosto) hanno registrato finanche un decesso. Ma fatti di cronaca, anche piuttosto seri, si sono verificati anche in scia alla reunion stessa. Il tutto ha provocato reazioni politiche soprattutto nell’ambito del Centrodestra.

A sottolineare la gravità delle ultime notizie anche Augusta Montaruli, deputato di Fratelli d’Italia.

«L’ultimo retroscena sulla vicenda del rave party di Viterbo è uno scandalo», afferma la Montaruli, ospite stamane di Morning News, su Canale 5. «Sarebbe grave la notizia per la quale si sarebbero scortati i partecipanti perché lo Stato avrebbe ammesso ed anzi dato protezione ad un evento illegale. In secondo luogo, è ancora più grave quanto avvenuto perché è uno schiaffo a tutte le categorie che hanno conosciuto e rispettato restrizioni (vedi le discoteche) o forti limitazioni».

«Il ministro Lamorgese non può appellarsi all’imprevedibilità di un evento così grosso. Le forze dell’ordine hanno tutti gli strumenti per poter scoprire e monitorare organizzazioni di eventi di questo calibro con relativi spostamenti. La Lamorgese» – chiude la Montaruli – «farebbe migliore figura a dimettersi per togliersi da questo imbarazzo».