Berlino, 28 Luglio 2022 – Da molto tempo oramai la società energetica di stato russa, Gazprom, propone questioni irreali, come per esempio interventi di manutenzione o “cause di forza maggiore”, allo scopo di giustificare il calo progressivo delle forniture di gas verso l’Europa. Ma è evidente che Mosca sta cercando di far pagare ai Paesi membri dell’Ue l’adozione delle sanzioni dopo l’invasione dell’Ucraina. A seguito della decisione di Gazprom di effettuare un’altra diminuzione significativa degli afflussi di gas, le autorità governative tedesche hanno manifestato il proprio disappunto in maniera decisa.
Attraverso una propria portavoce, Christiane Hoffmann, il Governo tedesco ha accusato Mosca di addurre motivi inesistenti a fondamento della decisione di ridurre le forniture: «La turbina c’è ed è stata sottoposta a manutenzione. Quindi, dal nostro punto di vista, non vediamo più alcun ostacolo. Quello a cui stiamo assistendo è più che altro un gioco di potere, ma non ci lasceremo impressionare».
Ma non si è fatta attendere la risposta del Cremlino, che ha cercato di proporre una nuova versione dei fatti, “le carenze degli approvvigionamenti dipendono dall’Europa. Le sanzioni ci impediscono di garantire la manutenzione necessaria“.
Il flusso di gas che corre per il Nord Stream 1 arriva in Germania dalla Russia passando al di sotto del Mar Baltico. Ieri l’afflusso è stato diminuito fino a 33 milioni di metri cubi. Sebbene anche la Francia risulti in una condizione sfavorevole rispetto alle diminuzione dei rifornimenti , le autorità governative vorrebbero aiutare la vicina Germania. Alcuni giornali francesi hanno rivelato che si starebbero elaborando delle misure per supportare Berlino, in grado di diminuire la quantità di gas proveniente dalla Russia. La Reuters ha inoltre fatto sapere che i francesi avrebbero l’intenzione di concedere la disponibilità dei propri terminali di gas naturale liquefatto. Di recente, Christophe Béchu, il ministro della transizione ecologica, aveva dichiarato, «vogliamo aiutare i nostri partner europei e siamo pronti a fornire gas alla Germania, se c’è una richiesta di solidarietà».
Il Governo ucraino ha voluto esprimere la propria vicinanza ai Paesi membri dell’Unione europea, in relazione alle possibili ripercussioni derivanti dalle riduzioni energetiche. Proprio il primo ministro, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che il proprio Governo è pronto «ad aiutarvi per resistere alle pressioni energetiche di Mosca».
Si ricorda che, intanto, l’Ue ha formalizzato una convergenza di interessi in un accordo politico, facilitando l’iter di ciascun Paesi che conduce all’indipendenza energetica dalla Russia.
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