Gaza, ucciso in un raid missilistico uno dei comandanti della Jihad islamica

 

 

Roma, 11 Maggio 2023 – Ali Hassan Ghali, questo il nome dell’alto comandante della Jihad islamica, è morto a seguito dei bombardamenti sulla Città di Khas Younis, nel sud della Striscia di Gaza, nel corso di una operazione speciale denominata “Scudo e Freccia”.

Ghali, come confermato in un tweet dalle Forze di difesa israeliane “era una figura centrale della Jihad islamica e responsabile del recente lancio di razzi contro Israele” riprendendo quanto dichiarato dalla nota rilasciata dalle Brigate al Quds (componente del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica) che vedono Ghali al comando di una delle unità di lancio dei razzi. “Caduto insieme ad altri martiri”.

Grave escalation

Per l’agenzia Wafa (Wikalat al-Anba al-FAlestiny – Palestinian News e Information) ripresa dal ministero della Sanità di Gaza, il raid compiuto ieri rappresenta la più grave escalation di violenza dall’agosto del 2022 e ha portato alla morte 24 persone tra miliziani e civili, comprese donne e bambini, mentre più di 60 i feriti. In totale sarebbero 130 gli obiettivi colpiti dalle forze israeliane.

Il raid

Nella giornata di ieri più di 100 razzi palestinesi hanno illuminato i cieli di Gaza colpendo il territorio di Israele, in un’area a circa 40 km dalla Striscia, mentre altri hanno colpito il centro del Paese, come riportato dalla Kan, televisione pubblica israeliana, la quale ha però sottolineato l’immediato intervento dell’Iron Dome, il sistema di difesa aerea del Paese.

Il sistema “Fionda di Davide”

Le sirene hanno risuonato anche nei cieli di Tel Aviv dove per la prima volta è entrato in funzione il nuovo sistema di difesa aerea denominato Fionda di Davide. Utilizzato senza successo nel 2018, quest‘ultimo, nonostante sia meno mobile rispetto all’Iron Dome, è dotato dei più sofisticati sistemi di difesa ed è risultato efficace contro i missili balistici di tipo Arrow-2 e Arrow-3.