Gas, Italia divisa in zone per il riscaldamento

 

 

Roma, 7 Settembre 2022 – Eni annuncia l’acquisizione delle attività di BP in Algeria, tra cui “In Amenas” e “In Salah”, due concessioni per la produzione di gas che operano con Sonatrach e Equinor.

Le due attività si trovano nel Sahara meridionale e la loro produzione di gas e liquidi associati nel 2021 è stata di circa 11 miliardi m3 di gas e 12 milioni di barili di condensati e GPL.

In un comunicato di Eni si legge che “tale acquisizione ha un forte valore strategico. Inoltre contribuisce ulteriormente a soddisfare il fabbisogno europeo di gas, oltre a rafforzare la presenza di Eni in Algeria, un importante produttore di gas nonché Paese chiave”.

Piano italiano per l’inverno 2022/2023

Il ministero della Transizione ecologica ha reso noto il piano per “prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”. Le misure varieranno in base alla zona geografica ed entreranno in vigore entro la fine del mese di settembre. Sono previste: la temperatura giù di un grado per il riscaldamento degli edifici; lo slittamento di 15 giorni per l’accensione degli impianti; la riduzione di un’ora nel corso della giornata. Varierà in base alle sei zone climatiche in cui il Dpr 74/2013 suddivide il territorio nazionale.

Le zone sono definite in base alla media delle temperature giornaliere. La zona A comprende i comuni con gradi – giorno inferiori a 600, la B quelli tra 600 e 900, la C tra 901 e 1400, la D tra 1401 e 2100, la E tra 2101 e 3000 e la F comprende quelli superiori a 3000.

In base al Piano di risparmio energetico del ministero, nella zona A i riscaldamenti potranno essere accesi per 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo. La B per 7 ore al giorno dall’8 dicembre al 23 marzo. Nella C per 9 ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo. Nella zona D per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile. Per la E per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile. La F non avrà alcuna limitazione.

Tra le località più calde, inserite nella fascia A rientrano ad esempio Lampedusa e Linosa, in Sicilia.

All’estremo opposto, le località dell’arco alpino (come Bressanone, in Alto Adige, o Courmayeur, in Valle d’Aosta) sono inserite nella zona F. Rientrano nella fascia F anche alcune località dell’Appennino, come Abetone, in provincia di Pistoia. Anche qui, per il riscaldamento della case, non cambierà nulla, in considerazione del clima particolarmente rigido