A livello personale, per Ganna si tratta della seconda medaglia in questo Mondiale, dopo l’argento nel quartetto di ieri, e la sesta per l’Italia dopo quelle di Martina Fidanza (oro Scratch), quartetto femminile (Oro Alzini, Guazzini, Fidanza, Balsamo e Consonni), Rachele Barbieri (argento eliminazione) e Jonathan Milan (argento inseguimento individuale).
«Oggi è stata una delle giornate più intense che abbia mai provato», dichiara Ganna. «Alle 10, 10.30 non volevo neanche partire, volevo andare in vacanza. Poi sono arrivati i miei compagni a incitarmi, a dirmi che avrei dovuto provarci. Devo dire grazie a loro e al pubblico, che quando ha capito che potevo farcela, mi ha dato grinta e supporto per riuscire». Il campione poi dedica un pensiero a Milan: «Merita tantissimo rispetto, è giovane ma sono sicuro che nel giro di due anni sarà una delle pedine fondamentali dell’inseguimento. E stasera ci berremo qualche birretta assieme”.
Infine un ultimo giudizio sulla bicicletta, la stessa del record dell’ora: «È molto differente, speriamo che Pinarello trovi il modo per farla partire un po’ più facilmente. Una volta lanciata, poi, è un razzo».