Eurovision, in migliaia in piazza per protestare contro Israele

Malmö, 10 Maggio 2024 – Mentre in Medio Oriente proseguono gli scontri e l’avanzata dell’Idf su Rafah, le proteste in favore della Palestina e della liberazione della striscia di Gaza dalle Università americane giungono fino al Contest canoro dell’Eurovision. Ieri infatti poco prima della semifinale della kermesse in cui si è esibita la giovane cantante israeliana Eden Golan, in circa 25mila manifestanti (10mila per le forze dell’ordine) hanno invaso le strade della Città diretti verso la Malmö Arena in segno di dissenso per la partecipazione di Israele alla competizione canora e per chiedere lo stop della guerra su Gaza.

«I giovani stanno aprendo la strada e mostrando al Mondo come dovremmo reagire a questa situazione» ha dichiarato Greta Thunberg, la giovane attivista svedese per il clima presente al corteo. Contestualmente ieri circa 200 manifestanti hanno protestato a Venezia contro il G7 in favore della fine delle ostilità contro la striscia di Gaza.

La manifestazione

Organizzata da Stop Israel, rete che comprende una sessantina di gruppi politici tra cui quello della sinistra del Parlamento svedese e Fridays for future, il movimento della Thunberg, ha visto la folla di manifestanti riunirsi nella piazza centrale Stortorget di Malmö, a circa 7 chilometri dal luogo dall’Eurovision, sventolando bandiere palestinesi e con slogan come “Dov’è la giustizia?”, “Stop al genocidio” per poi concludersi con un concerto alternativo. «C’è una doppia morale all’Eurovision» commenta un manifestante. «Se la politica non c’entra, perché il Comune ha rimosso ogni cartello su Gaza in vista dell’Eurovision?», si interroga una donna.

Golan: «Entusiasta di partecipare»

Nonostante l’accoglienza con fischi e grida di protesta verificatisi anche durante le prove dell’esibizione, la cantante Eden Golan che ha portato la canzone “Hurricane” il cui titolo originariamente era “October rain”, si è detta emozionata di prendere parte all’Eurovision e ha ricevuto il plauso del primo ministro Benjamin Netanyahu che in un videomessaggio l’ha esortata ad andare avanti sottolineando che sta gareggiando «con molto orgoglio, non solo all’Eurovision, ma contro una brutta ondata di antisemitismo. Stai rappresentando onorevolmente lo Stato di Israele. Sappi» – conclude – «che quando ti fischieranno, noi tutti faremo il tifo per te».