Attualità

Donne, altre notizie raccapriccianti in Italia e all’estero

Venezia, 20 Dicembre 2023 – Almeno è stato subito fermato dai Carabinieri il presunto omicida di Vanessa Ballan e del bimbo che portava in grembo sulla porta di casa, in provincia di Treviso, a Riese Pio X. Si tratta di un 41enne cliente del supermercato, l’Eurospin di Castelfranco veneto, in cui lavorava come commessa la 26enne e pare che la minacciasse da mesi. Ennesima vittima di una violenza assurda nei confronti delle donne che non si riesce a sradicare dalle comunità, in Italia e all’estero.

 

Il Veneto viene colpito da un nuovo femminicidio dai contorni terrificanti. Ancora con una giovane vittima e probabilmente, sebbene sia ancora tutto da chiarire, per mano di una persona conosciuta. È evidente che siamo di fronte ad un dramma enorme che chiede la massima rapidità nel cambio di rotta culturale e anche in termini di investimenti da parte istituzionale. Questo in coerenza con quanto è stato detto e promesso con la morte di Giulia Cecchettin. Il femminicidio, le violenze, le sopraffazioni, sono fenomeni dilaganti che non ammettono più attese: bisogna intervenire in profondità per un cambio radicale.

Iran, giustiziata sposa bambina. È la diciottesima donna messa a morte

Samira Sabzian, la sposa bambina che otto anni fa aveva ucciso il marito violento, è stata giustiziata questa mattina in Iran. Lo conferma tra gli altri Amnesty International in una nota. Riccardo Noury, portavoce in Italia dell’organizzazione internazionale, dichiara: «Come temevamo, Samira Sabzian è stata messa a morte all’alba di oggi. Era una sposa bambina che uccise il marito violento. È la diciottesima donna messa a morte in Iran da inizio anno su un totale di 800 impiccagioni».

Noury osserva ancora: «Le leggi iraniane consentono matrimoni forzati e precoci già a partire dai 13 anni per le bambine». Inoltre le norme «non proteggono le donne dalla violenza domestica». Così, conclude, «quando le donne si ribellano, vengono uccise». Per fare luce sulle violazioni dei diritti umani in Iran e dare sostegno al movimento di protesta, a dicembre due donne iraniane sono state insignite di prestigiosi riconoscimenti. L’attivista Narges Mohammadi, attualmente incarcerata, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. Mentre a Mahsa Jina Amini, la studentessa di 22 anni morta in custodia della polizia morale nel settembre 2022, il Parlamento europeo ha conferito il Premio Sakharov per la libertà di espressione.

Giovanni De Negri

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