Roma, 12 Maggio 2022 – Durante la notte l’esercito occupante si è concentrato nel condurre violenti attacchi su diversi obiettivi situati nelle Regioni sud orientali dell’Ucraina. Le offensive più significative sono avvenute nell’oblast di Dnipropetrovsk, in particolare nel distretto di Kryvyi Rih. Secondo quanto riportato dal capo dell’amministrazione militare della zona, Oleksandr Vilkul, le attività belliche dei russi sarebbero state ripetute e piuttosto violente. Si sospetta addirittura che si sia fatto ricorso a ordigni a grappolo e al fosforo, «hanno bombardato tutta la notte, usando anche le munizioni vietate a grappolo e al fosforo». I russi si sarebbero avvalsi anche dei temibili lanciarazzi multipli MLRS.
Nella notte sarebbe stata presa di mira anche la città di Novgorod-Siversky, che sorge in prossimità dei confini settentrionali dell’Ucraina, nella Regione di Chernihiv. La fonte proviene da Vyacheslav Chaus, capo dell’amministrazione militare della zona. La sua testimonianza indurrebbe a pensare che l’aggressione abbia provocato la distruzione di una serie di edifici non considerabili come obiettivi militari: palazzi amministrativi, edifici privati e scuole. Le offensive avrebbero provocato morti e feriti tra i civili.
I reparti corazzati russi, che operano dove sorge la fabbrica siderurgica, si sarebbero posizionati in corrispondenza degli ingressi che conducono al cuore del sistema di cunicoli sotterranei. Di conseguenza avrebbero preso il controllo dei punti nevralgici del complesso industriale. All’interno sono asserragliati ancora circa millecinquecento soldati ucraini. In un messaggio diffuso tramite il proprio canale Telegram, il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha reso noto che: “l’obiettivo principale dell’esercito russo è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, indicati al nemico da un traditore. I difensori di Mariupol, tuttavia, stanno compiendo delle azioni di contrattacco, rischiando tutto. Non ci sono parole per descrivere l’eroismo di questi soldati”.
Il vice comandante del reggimento paramilitare Azov, in occasione di un’intervista rilasciata per via telematica alla Cnn, ha fatto sapere che all’interno dell’acciaieria non ci dovrebbero essere più civili. Non è possibile tuttavia affermarlo con certezza. Perché la zona è costantemente presa di mira da colpi di vario genere scagliati dall’esercito occupante. E quindi risulta complesso per chi opera all’interno arrivare ad avere una visione complessiva della situazione.
L’intelligence inglese, come di consueto, ha trasmesso al ministero della Difesa un’analisi riguardante la situazione del conflitto. Dal rapporto si evince che l’esercito ucraino sta man mano riprendendo il controllo di molti villaggi che si trovano a nord di Kharkiv, in prossimità del confine con la Russia.
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