Milano, 10 Agosto 2021 – Un primo importante passo per il mondo del Lavoro, quello del protocollo d’intesa appena siglato dall’Aiss: per tornare finalmente ad affermare il bene primario della Sicurezza.
«Il requisito necessario e fondamentale per “fare” è “voler fare” qualcosa. Volontà, ottimismo, strenua difesa dei propri valori e delle proprie istanze possono condurre – e anzi conducono – a risultati significativi. È il caso del comparto Sicurezza privata, piegato e piagato da un’anno e mezzo di blocchi, le cui competenze e la cui professionalità non solo vanno impiegate ma, prima di tutto, riconosciute». È quanto si legge in una nota dell’Aiss (Associazione italiana sicurezza sussidiaria) che si batte ormai da tempo affinchè le prerogative delle Agenzie di Sicurezza (in possesso di apposite licenze di Polizia) e degli addetti che vi operano siano riconosciute, «contro la logica del facile qualunquismo che ha visto negli ultimi due anni proliferare improvvisati volontari (sprovvisti di requisiti e competenze specifiche). L’obiettivo però è anche quello di creare sinergie positive con il territorio, andando a intervenire sulle maggiori criticità che attanagliano i cittadini».
Si muove in questo senso il protocollo d’intesa sottoscritto la settimana scorsa in Prefettura a Milano, il cui obiettivo è quello di contenere la movida selvaggia. Concordato nell’ambito della collaborazione attivata dalla Prefettura di Milano tra il Comune meneghino, l’Ats (Azienda di tutela salute) della Città Metropolitana di Milano, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, l’Epam (Associazione provinciale milanese pubblici esercizi – Unione Confcommercio – Imprese per l’Italia – Milano, Lodi, Monza e Brianza), Confesercenti Milano e l’Associazione italiana sicurezza sussidiaria.
Secondo il presidente Aiss, Franco Cecconi, il documento pone fine al dilagante abusivismo che flagella oramai da anni il settore a causa delle modifiche al decreto Gabrielli. L’Associazione italiana sicurezza sussidiaria promuove, in adesione all’accordo, specifiche convenzioni per l’impiego di operatori della sicurezza privata, favorendo l’individuazione di un coordinatore per ciascuna zona della movida, con il ruolo di interfaccia privilegiato con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine. La Prefettura di Milano assicura il supporto delle Forze dell’Ordine per espletare servizi dedicati nelle zone oggetto di intervento, secondo l’orientamento disposto in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Ancora la Prefettura coordinerà il Tavolo inter-istituzionale, verificando l’attuazione degli impegni assunti e le valutazioni del Gruppo di Lavoro coordinato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, la quale curerà il progetto scientifico dell’iniziativa.
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