Attualità

WhatsApp nel mirino: valutazione scrupolosa per gli aggiornamenti

 

Roma, 15 Gennaio 2021 – WhatsApp al vaglio dell’Autorità per la protezione dei dati personali. La quale ha posto la questione aggiornamenti all’attenzione dell’Edpb, Comitato europeo per la protezione dei dati, che riunisce le Autorità privacy europee.

Richiesta chiarezza

Il Garante privacy in un nota afferma, “Il messaggio con il quale WhatsApp ha avvertito i propri utenti degli aggiornamenti che verranno apportati dall’8 febbraio nei termini di servizio – in particolare riguardo alla condivisione dei dati con altre società del gruppo – e la stessa informativa sul trattamento che verrà fatto dei loro dati personali, sono poco chiari e intelligibili. Devono essere valutati attentamente alla luce della disciplina in materia di privacy. Per questo motivo” – precisa – il Garante per la protezione dei dati personali ha portato la questione all’attenzione dell’Edpb, il Board che riunisce le Autorità privacy europee.

“Il Garante ritiene che dai termini di servizio e dalla nuova informativa non sia possibile, per gli utenti, evincere quali siano le modifiche introdotte. Né comprendere chiaramente quali trattamenti di dati saranno in concreto effettuati dal servizio di messaggistica dopo l’8 febbraio”.

Volontà in primo piano

“Inoltre – continua la nota – tale informativa non appare pertanto idonea a consentire agli utenti di WhatsApp la manifestazione di una volontà libera e consapevole. Il Garante quindi, si riserva comunque di intervenire, in via d’urgenza, per tutelare gli utenti italiani e far rispettare la disciplina in materia di protezione dei dati personali”.

La difesa

In risposta al Garante privacy, WhatsApp si difende: “Vogliamo che sia chiaro che l’aggiornamento dell’informativa sulla privacy non influisce in alcun modo sulla privacy dei messaggi scambiati con amici o familiari. Non richiede agli utenti italiani di accettare nuove modalità di condivisione dei dati con Facebook. Questo aggiornamento fornisce, invece, ulteriore trasparenza su come raccogliamo e utilizziamo i dati. Oltre a chiarire le modifiche relative alla messaggistica con le aziende su WhatsApp, che è facoltativa. Restiamo impegnati a fornire a tutti in Italia una messaggistica privata, crittografata end-to-end”.

Signal e Telegram

Signal (app consigliata pure da Elon Musk su Twitter) e Telegram registrano un record di iscrizioni. 7,5 milioni di download dell’app nel primo caso, 25 milioni di attivazioni (in 72 ore) nel secondo. Ciò non porterà alla cancellazione di WhatsApp da parte dello stesso numero di utenti. Infatti su un singolo dispositivo possono essere presenti tutte e tre le app di messaggistica.

Ginevra Larosa

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