Tokyo, approvato contestato ddl su nucleare

 

 

Tokyo, 2 Giugno 2023 – La Camera dei Rappresentanti giapponese, la Camera bassa del Parlamento dotata di potere legislativo, ha approvato il controverso disegno di legge presentato dal Governo del primo ministro Fumio Kishida grazie al quale, a partire dal 2024, la vita dei reattori nucleari del Paese sarà estesa oltre gli attuali 60 anni, per contribuire a ridurre le emissioni di CO2 e garantire allo Stato giapponese uno stabile approvvigionamento energetico.

Ddl contestato

Secondo la legge appena riformata, il periodo di servizio dei reattori nucleari era fissato a 40 anni, estendibili fino a 60 anni qualora fossero state rispettate le normative di adeguamento delle strutture. Un tale sistema, inserito in un contesto in cui nel Paese gli impianti alimentati a combustibili fossili generano tuttora circa il 70% dell’energia elettrica totale, in seguito alla crisi nucleare di Fukushima del 2011, che ha portato alla chiusura di tutti i reattori nucleari, e con il rialzo dei prezzi di approvvigionamento di energia causato dalla guerra in Ucraina, ha causato finora gravi problemi all’approvvigionamento dell’imponente sistema produttivo della terza economia globale.

Non è automatico per tutti

In base alle nuove regole, ai reattori nucleari potranno essere concessi ulteriori anni di operatività aggiuntivi, da valutare caso per caso, non conteggiando, come fatto finora, i periodi offline dovuti alle revisioni periodiche obbligatorie degli impianti di sicurezza. «Il Governo organizzerà sessioni informative rivolte ai cittadini in tutto il Paese per una maggiore comprensione della legge e per tranquillizzare la popolazione sulla sicurezza dei reattori», ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dell’Industria Yasutoshi Nishimura.

Rafforzato asse Tokyo-Washington

Al termine del loro incontro a Tokyo, il primo di persona dal 2021, il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin e il ministro della Difesa giapponese Yasukazu Hamada hanno ribadito la volontà dei due Governi di «rafforzare la cooperazione in tema di sicurezza per garantire la pace e la stabilità dell’Indopacifico», con chiaro riferimento ai piani di sviluppo nucleare della Corea del Nord e alla crescente aggressività della Cina nella Regione. «L’alleanza con il Giappone sta diventando più importante che mai e l’amministrazione Usa è desiderosa di rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale e di migliorare le capacità di risposta congiunta a qualsiasi provocazione o atto ostile», ha dichiarato in conferenza stampa Austin al termine del bilaterale.

Contro la minaccia nordcoreana

Appena due giorni fa il Governo di Tokyo aveva dichiarato lo stato di allerta in seguito alla comunicazione da parte del regime di Pyongyang di un imminente lancio di quello che le autorità nordcoreane definiscono un “satellite”, ma che Tokyo teme possa essere l’ennesimo missile balistico. Le misure adottate finora dal Giappone sono state lo schieramento di batterie di missili intercettori e la messa a punto del sistema di allerta alla popolazione tramite notifiche via sms JAlert“. Secondo le proiezioni effettuate dalle Forze di autodifesa giapponesi, il missile o i suoi detriti, che Pyongyang prevede di lanciare entro il 10 giugno, potrebbero cadere entro una vasta area compresa tra il Mar cinese orientale e le acque a est dell’isola di Luzon, nelle Filippine.

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