SpaceX: pronto il test del razzo Starship

 

 

Roma, 7 Aprile 2023 – Dopo mesi di lavoro sembra che il test dello Starship, il nuovo razzo unico della SpaceX del tycoon americano Elon Musk è finalmente pronto per il decollo dal sito di lancio Boca Chica, in Texas.

Nella giornata di lunedì Musk aveva postato su Twitter alcune immagini che ritraggono lo Starship, accompagnate dalla comunicazione che “finalmente l’astronave è assemblata, completa e pronta per il primo test di lancio previsto per il 10 di aprile. 11 e 12 aprile le date di riserva”.

La novità

Il razzo vettore Starship è il primo sistema di razzo impilato prodotto dalla SpaceX e il più potente mai realizzato fino ad oggi che, secondo l’azienda, dovrebbe essere riutilizzabile e in grado di trasportare merci ed equipaggio umano in orbita sia sulla Luna che addirittura su Marte.

Il razzo, alto circa 120 metri è costituito da un razzo Starship montato in cima al blocco di punta chiamato “Super Heavy”, dotato di 33 motori Raptor. Il secondo stadio del razzo sarà dispiegato una volta raggiunta l’orbita terrestre, dove completerà un’orbita completa prima di rientrare nell’atmosfera precipitando lungo le coste delle Hawaii, mentre il Super Heavy dovrebbe atterrare non distante dalla base di lancio di Boca Chica, nel Texas.

Manca autorizzazione della FAA

Nonostante alla SpaceX si contino i minuti per il lancio, la Federal Aviation Administration (FAA), il dipartimento dei Trasporti statunitense che regola l’aviazione civile anche in acque internazionali, non ha ancora rilasciato il permesso di volo, tanto che nel comunicato ufficiale si legge che al momento «la FAA non ha rilasciato alcuna licenza per l’operazione “SpaceX Starship Super Heavy” e l’avviso di pianificazione del centro di comando della FAA non deve essere interpretato come un indicatore che una decisione di rilasciare una licenza sia presa o sia imminente».

Sembrerebbe infatti che a seguito di una valutazione per l’impatto ambientale di Starship, la FAA abbia chiesto a SpaceX alcune misure correttive (75), su cui la società di Musk non ha rilasciato comunicazioni in merito allo stato dei lavori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *