Attualità

Save the Children, 1 bambino su 6 in zona di guerra

 

Roma, 14 Dicembre 2023 – “Nel 2022 un bambino su sei, ovvero 468 milioni di bambini, viveva in una zona di guerra. Il numero di gravi violazioni commesse nei confronti dei minori in contesti di conflitto è aumentato del 13%, raggiungendo una media di 76 al giorno”. Questi sono i principali dati che emergono dal rapporto di Save the Children, “Stop The War On Children: Let Children live in Peace” in cui è mostrato il numero di gravi violazioni nei confronti dei minori. Sul loro sito web, inoltre, è possibile mappare queste violazioni sia per luogo, che per tipo e data.

Bambini in guerra

Nel rapporto “Let children live in peace” della serie “Stop The War On Children – SWOC”, è mostrato il numero di gravi violazioni nei confronti dei minori: “uccisioni e mutilazioni, rapimenti, stupri e violenze sessuali, reclutamento e utilizzo in forze e gruppi armati, attacchi a scuole e ospedali e diniego di accesso umanitario”. Queste cifre hanno raggiunto nel 2022 il livello più alto dal 2005, anno in cui sono iniziate le rilevazioni di questo tipo, e che purtroppo sono destinate a salire nel 2023 a causa dei continui bombardamenti a Gaza e del conflitto in Sudan, che ha causato la più grave crisi di bambini sfollati al Mondo.

Nello specifico, sono 8.647 i bambini uccisi o mutilati, in crescita rispetto agli 8.113 del 2021. Il Paese con il maggior numero di casi, secondo il rapporto del segretario generale delle Nazioni Unite, è l’Ucraina con 1.386 bambini colpiti, mentre già nel 2022 nei Territori palestinesi occupati 1.134 bambini sono stati uccisi o hanno subito mutilazioni, in particolare nella Striscia di Gaza, cifra destinata a salire vertiginosamente nel 2023. La seconda grave violazione per numero di casi registrati è il reclutamento e l’utilizzo dei minori nei conflitti: 7.610 gli episodi verificati nel 2022, in crescita del 20% rispetto al 2021.

Paesi più colpiti

Le stime raccolte nel nostro rapporto, indicano che un minore su sei vive a meno di 50 km di distanza da almeno un conflitto e che le violazioni contro i bambini e le bambine aumentano anno dopo anno.

I 3 peggiori Paesi colpiti da conflitti per essere un bambino nel 2022 erano:

  1. Repubblica Democratica del Congo
  2. Mali
  3. Myanmar

“Sebbene i dati si riferiscano allo scorso anno, ci aspettiamo che il 2023 non sia migliore, anzi, potremmo raggiungere nuovi drammatici record poiché questi casi rivelati rappresentano probabilmente solo la punta dell’iceberg”.

Ginevra Larosa

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