Bucarest, 15 Novembre – Dieci i pazienti ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Piatra Neamt che cura i pazienti Covid-19 nel nord-est della Romania sono morti a seguito di un incendio scoppiato nella struttura. Altre sette persone, compreso il medico responsabile del reparto, sono rimaste gravemente ustionate.
Le fiamme si sono sviluppate verso le 18.30 ora locale, nell’ala dove erano ricoverati 16 pazienti affetti da Covid-19 che necessitavano di ventilatori. L’incendio potrebbe essere stato causato da un cortocircuito, come ha dichiarato il ministro della Sanità Nelu Tataru, ma le cause dell’incidente saranno chiarite dall’inchiesta che a breve sarà avviata dalla Procura.
Risparmiata dalla prima ondata della pandemia, la Romania ha visto la curva pandemica impennare vertiginosamente. Le autorità hanno segnalato 129 decessi di persone infette da coronavirus, che portano il totale a 8.813. È una delle nazioni più povere d’Europa e soffre di una forte carenza di personale medico, soprattutto nelle aree rurali. Il timore è quindi che per il sistema sanitario rumeno diventi difficile gestire l’epidemia anche a fronte di numeri molto inferiori rispetto ad altri Paesi europei.
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