Roma, 1 Febbraio 2024 – Non si fermano gli sforzi per cercare di porre fine al conflitto tra Israele e Hamas. Oggi al Cairo è atteso Ismail Haniyeh, leader dell’organizzazione palestinese, per discutere una proposta di tregua a Gaza. Sul tavolo delle trattative si valuta la bozza, attuabile in tre fasi e supportata dai capi delle agenzia di sicurezza di Qatar, Egitto e Usa, che inizierebbe con uno stop dei combattimenti per sei settimane garantendo agli aiuti di giungere nella striscia di Gaza in sicurezza. La notizia fa seguito agli incontri avvenuti la scorsa settimana dove i Paesi mediatori hanno discusso una sorta di accordo di Parigi a cui ha preso parte anche il capo della Cia William Burns.
Come riporta anche il Washington Post, l’accordo su cui si confronterà il leader di Hamas si basa su alcuni capisaldi come il cessate il fuoco di sei settimane (previsto in più occasioni) in cambio del rilascio degli ostaggi che si trovano ancora nell’enclave palestinese e che, sia Israele che Hamas medino sulle loro richieste, in particolar modo sulla questione del ritiro dell’esercito da Gaza. Hamas infatti chiede che l’esercito israeliano si stabilisca provvisoriamente lontano dalle aree urbane della striscia di Gaza per favorire gli aiuti umanitari. Questione che trova la ferma opposizione di Israele.
Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, incontrando una rappresentanza delle famiglie dei ostaggi, ha ribadito, in una conferma indiretta del negoziato in corso, “il suo impegno a riportare tutti a casa” ma ha sottolineato che i dettagli della possibile intesa devono restare riservati in modo da consentire al lavoro di procedere.
Mentre sabato è atteso in Israele il capo di Stato Usa Antony Blinken, che ha richiesto al suo staff di analizzare cosa comporterebbe il riconoscimento dello Stato di Palestina una volta finito il conflitto in Medio Oriente, si scalda la tensione nel Mar Rosso dove gli Houti rivendicano l’attacco ai danni di una nave mercantile (a detta loro americana) al largo delle coste yemenite. Yahya Sarie, portavoce degli Houthi ha dichiarato che la nave era diretta a Israele e che l’esercito continuerà a sostenere il popolo palestinese finché non arriveranno gli aiuti a Gaza».
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