Malagò, le scuse per gli abusi alle ginnaste

 

 

Roma, 7 Novembre 2022 – Il presidente del Coni, Giovanni Malagò si scusa con le ginnaste che hanno subito abusi dalle insegnanti. «Come presidente del Comitato olimpico e punto di riferimento dello sport italiano sento l’obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati».

«Da presidente del Coni mi devo scusare, ma devo anche invitare a non fare di tutta l’erba un fascio. In ogni caso chi ha sbagliato, se qualcuno ha sbagliato, pagherà».

Tutto era cominciato con le parole di Nina Corradini, Anna Basta e Giulia Galtarossa, campionesse azzurre che avevano portato alla luce un mondo di vessazioni inerenti principalmente la forma fisica delle atlete che avveniva nel centro di Desio.

«Avevo paura della mia insegnante e nonostante questo per un periodo ho vissuto a casa sua. Il cibo che mangiavo lo razionava lei: una volta mise il lucchetto alle mensole», la testimonianza della campionessa italiana Sara Branciamore.

Il peso è determinante

Secondo Malagò «Bisogna capire, una volta accertati i casi, perché, ricordiamolo, ancora nessun giudice si è espresso, la reale dimensione del fenomeno. La ginnastica più di altri sport ha nella questione del peso, uno dei suoi aspetti cruciali. Un certo grado di rigore e di “durezza” è inevitabile. Diverso è quando si passa la linea e dal rigore si sconfina nella violenza, nell’umiliazione, nella vessazione. Però ripeto, tutto questo deve ancora essere accertato. Va capito se hanno sbagliato solo i singoli o se c’era un sistema che li ha indotti a sbagliare. In questo secondo caso si potrebbe parlare di responsabilità oggettiva, di tutti, Coni compreso. Se invece ci trovassimo di fronte a tante situazioni autonome, sarebbe solo un problema dei singoli soggetti».

In merito alla posizione di Emanuela Maccarino, la direttrice del centro federale dei Desio, che siede anche in giunta del Coni Malagò precisa che, «Emanuela è in assoluto l’allenatrice che ha vinto più titoli. È straordinaria dal punto di vista umano e professionale. Non credo ci siano motivi per mettere in discussione il suo ruolo in giunta. Un conto è la struttura commissariata, un conto è il suo ruolo. Le attuali Farfalle sono legate in modo formidabile a Emanuela e non credo siano plagiate».

Infine sul ritiro di Alice Taglietti che non avrebbe destato alcun allarme nella federazione Malagò conclude: «Ogni tanto qualcuno fa fatica a reggere stress, succede in ogni sport. Non ho creato una correlazione tra quel fatto e altri elementi. Oggi le chiederei che cosa è successo. Anzi, la chiamerò sicuramente».

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