Lunar Gateway, ci sarà un italiano a bordo

 

 

Parigi, 24 novembre 2022 – Dopo la conferenza dell’ESA (Agenzia spaziale europea) nella capitale francese, alcune fonti dell’Asi, (Agenzia spaziale italiana) hanno confermato che nella prossima missione spaziale, Lunar Gateway, prevista tra il 2025 e il 2030 ci sarà un italiano “classe 2009”: Samantha Cristoforetti o Luca Parmitano.

Artemis 1

Ad aprire la strada verso il ritorno alle missioni lunari e alla futura Lunar Gateway, è la missione Artemis 1 partita senza equipaggio il 16 novembre dalla base di Cape Canaveral. La capsula Orion pochi giorni fa è passata a circa 130 chilometri dalla superficie lunare segnando una tappa importante, dopo essere uscita dalla parte nascosta della Luna.

L’Italia ottiene “impegno formale”

La Lunar Gateway rappresenta per il nostro Paese un importante passo avanti nella corsa allo spazio, grazie soprattutto all’Esa. La quale, nel corso della conferenza in Francia, si è formalmente impegnata affinché nell’equipaggio sia presente uno dei due italiani. Nel corso della Conferenza ministeriale il direttore dell’Agenzia spaziale europea, Joseph Aschbacher, ha presentato altri 5 astronauti di carriera che parteciperanno alle future missioni. Tra questi anche un’astronauta con disabilità: lo svizzero Marco Sieber, il belga Raphaël Liégeois, la francese Sophie Adenot, l’inglese Rosemary Coogan e lo spagnolo Pablo Álvarez Fernández. A questi si aggiunge il primo parastronauta della storia l’inglese John McFall, il quale ha affermato «Spero di poter essere di ispirazione per altri, voglio dimostrare che la scienza e lo spazio sono per tutti». Gli unici italiani sono i riservisti Andrea Patassa e Anthea Comellini.

Lunar Gateway

Il Lunar Gateway è una stazione spaziale cislunare realizzata da Nasa, ESA, JAXA e Roscosmos che una volta in orbita servirà come base di appoggio per la nave spaziale Deep Space Transport, mezzo progettato per missioni lunari e marziane. Alcuni partner internazionali ipotizzano che potrebbe essere utilizzata come base per missioni di superficie sia per equipaggio robotico che umano.

L’equipaggio sarà lanciato probabilmente con lo Space Launch System insieme alla capsula Orion, mentre i sette moduli che costituiscono la stazione spaziale saranno lanciato o con il Falcon 9, il Falcon Heavy o mediante lo stesso SLS.

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