Europa

Lotti AstraZeneca sotto indagine saranno spediti nei Paesi Bassi

 

 

Siracusa, 15 Aprile 2021 – Saranno i carabinieri del Nas di Catania a consegnare i lotti di vaccino di AstraZeneca, posti sotto inchiesta della Procura di Siracusa e sequestrati in tutta Italia, al Rivm (Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu). Cioè l’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente, che ha sede nei Paesi Bassi, nella cittadina di Bilthoven, a pochi chilometri da Amsterdam. L’istituto comprende anche il Laboratorio europeo ufficiale, designato per l’esecuzione delle analisi volte a stabilire le caratteristiche chimico-fisiche del lotto in questione.

I lotti sottoposti a sequestro

I campioni sono stati sequestrati dopo la morte di Stefano Paternò. Il sottufficiale di 43 anni della Marina Militare che era in servizio alla base di Augusta (Siracusa), quando il 9 marzo è deceduto nella sua abitazione a Misterbianco (Catania). All’incirca 15 ore prima gli era stata somministrata la prima dose di vaccino AstraZeneca.

Alcune fiale saranno analizzate anche dall’Istituto Superiore di Sanità. Il pm Gaetano Bono, titolare dell’inchiesta, ha emesso un ordine europeo di indagine penale, in coordinamento con l’Autorità Giudiziaria dei Paesi Bassi. I sei lotti AstraZeneca in questione sono: ABV2856, ABV6096, ABV5811, ABV3374, ABW1277 e ABW2586.  “Le analisi cercheranno di stabilire la composizione del lotto anche in comparazione” – commentano i carabinieri – “con altri scelti a campione su tutto il territorio nazionale”.

Richieste di risarcimento in Danimarca

Le persone che in Danimarca hanno fatto richiesta di risarcimento alla Danish Patient Insurance Association per la vaccinazione con AstraZeneca sono 29. L’ente si occupa del risarcimento dei residenti nel Paese per gravi effetti collaterali dopo l’uso di farmaci. Altre otto richieste sono relative al vaccino Pfizer-BioNTech. Mentre per ora non ce ne sono in merito al preparato di Moderna, ha riferito il quotidiano Morgenavisen Jyllands-Posten. Anche i parenti di una persona deceduta dopo la vaccinazione con AstraZeneca hanno chiesto un risarcimento. Un coagulo di sangue si è formato dopo la vaccinazione nella persona poi defunta. In questo caso non si può escludere che la morte sia causata dall’uso del farmaco.

Spiega il direttore dell’associazione, Karen-Inger Bast: «Alla luce del fatto che quasi un milione di cittadini sono stati vaccinati con almeno una dose, ci sono parecchie richieste di questo tipo. Ma ci sono diversi casi che vorremmo considerare, perché l’intero concetto del sistema di risarcimento del paziente è che in caso di gravi complicazioni collaterali a lungo termine dovrebbe esserci l’opportunità di ottenerlo». L’Autorità sanitaria danese ha annunciato la decisione di non voler effettuare la vaccinazione contro il Covid-19 con il farmaco AstraZeneca, nonché la sospensione dell’uso del farmaco da parte di Johnson&Johnson.

Ginevra Larosa

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