Lavoro, Confartigianato lancia l’allarme: male in Italia

 

 

Roma, 26 Maggio 2023 – Nel corso della Convention annuale di Confartigianato, l’associazione ha lanciato l’allarme per quando riguarda il lavoro giovanile: “L’Italia è la peggiore in Ue, con circa 1,6 milioni di giovani inattivi tra i 25 e i 34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro e con un tasso di inattività del 25,4% e in forte aumento rispetto alla media europea: Germania al 13.9%; Spagna al 13,7% e Francia al 12,7%”. Questi i dati diffusi dal report dei Giovani imprenditori.

Divario Nord-Sud

Il rapporto di Confartigianato presenta anche l’“indice dei territori youth-friendly per impresa e lavoro”, che dimostra l’effettiva esistenza di un divario molto marcato tra il Nord e il Sud. La Lombardia infatti risulta essere la Regione che offre le migliori opportunità di lavoro ai giovani, anche per chi fa impresa. Seguono Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Sardegna, Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria fanno da fanalino di coda.

Discorso diverso per le Province, dove Cuneo si aggiudica il primo posto per il lavoro giovanile, seguita da Bergamo, Vicenza, Lecco e Treviso. Male Isernia, Siracusa, Foggia, Vibo Valentia e Taranto.

Differenze di genere

Il divario non è solo un problema di Nord e Sud ma anche una questione di genere. Lo studio infatti ha rilevato che ad essere maggiormente colpite sono le donne, circa 1.033.000 rispetto 535.000 uomini. Fenomeno peggiorato di 3,4 punti rispetto al 21,9% del 2004. Nella fascia di inattivi tra i 25 e i 39 anni, circa 468.000 sono laureati e un terzo di questi sono donne.

Davide Peli, presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato ha commentato i dati preoccupanti sottolineando che «i giovani sono il futuro del Made in Italy. 1,6 milioni di under 35 sono tagliati fuori dal mercato del lavoro e questo è uno spreco assurdo. Una vera e propria emergenza che va affrontata rapidamente”.