La Camera approva il Dl sui Rave

 

 

Roma, 30 Dicembre 2022 – La Camera dei deputati ha approvato in maniera definitiva il decreto legge sui Rave, attraverso cui si determinano una serie di misure punitive e di deterrenza nei confronti di coloro che organizzano raduni non autorizzati. I voti a favore sono stati 183, a fronte di 116 contrari e un astenuto. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il provvedimento sul quale l’esecutivo aveva posto la fiducia, al fine di consentire la conversione in legge. Nel corso della votazione i membri dell’opposizione hanno dato vita ad una serie di proteste plateali. I deputati del Partito Democratico, in particolare, hanno sventolato una copia del testo costituzionale, sottolineando la non conformità del decreto secondo i principi della Costituzione.

L’on. Debora Serracchiani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al termine del voto: «Questo Governo non ce la può fare. Oppure, come avrebbe detto la presidente Meloni, questo Governo “gna fa”. Questo Governo non ce la può fare perché non può essere da una parte euroatlantista ed europeista e dall’altro litigare con la Francia sui migranti. Non può essere quello che dice di usare la mascherina e poi reintegra i medici No vax. Non può fare due parti in commedia. Questo Governo non ce la fa perché è inadeguato, inadatto e non sta rispondendo alle esigenze e ai bisogni del Paese».

I provvedimenti in materia sanitaria

Si ricorda che all’interno del decreto sono contenute una serie di norme riguardanti le misure di contenimento del coronavirus. Per quanto riguarda gli operatori della sanità si è disposto che nei loro confronti cessi l’obbligo di vaccinarsi entro il prossimo 31 dicembre, bensì dal trascorso primo novembre. In questa maniera si è facilitato il loro ingresso all’interno del posto di lavoro. Si è disposto inoltre che, dall’entrata in vigore del decreto fino al prossimo 30 giugno, si sospendano le multe del valore di 100 euro, inflitte nei riguardi delle persone al sopra di cinquanta anni. Che non hanno assolto all’obbligo di vaccinarsi.

Cambiano le regole in materia di Green Pass

Il nuovo testo normativo prevede che non vi sia più l’obbligo di compiere un test rapido o molecolare nel momento in cui si riscontrino i tipici sintomi legati all’emersione del coronavirus. Alla stessa maniera non risulta più obbligatorio effettuare le suddette analisi per interrompere il periodo di isolamento. Allo scadere di cinque giorni dalla comparsa della forma virale è possibile muoversi normalmente. A proposito del lasso di tempo in cui si è in regime di isolamento, a seguito del contatto con persone contagiate, si riduce da dieci a cinque giorni. In casi del genere si mantiene tuttavia l’obbligo di indossare la mascherina. Infine sono stata eliminate le norme che prevedevano l’ingresso alle diverse tipologie di strutture sanitarie ai soli detentori di Green Pass.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *