Roma, 21 Giugno 2022 – A un anno dalla pubblicazione in Francia di “Historiciser le mal“, analisi critica del Mein Kampf, le questioni sollevate da questo vento editoriale rimangono considerevoli.
Qual è l’interesse euristico di queste edizioni? Possono avere un valore didattico specifico? Possono contribuire a smascherare l’intero discorso antisemita e a mostrarne l’incoerenza? Oppure a prendere piena consapevolezza della sua violenza per difendersi da essa? La frequentazione della fonte non rischia invece di condurre a una comprensione sotto forma di giustificazione? Si corre il pericolo, pubblicando, di offrire risorse a un odio che rinasce e che ancora trae ispirazione dalle sue fonti antiche?
L’evento
Per esaminare queste molteplici questioni, Pierre Savy e Laura Pettinaroli, rispettivamente direttore degli studi per il Medioevo e direttrice degli studi per le Epoche moderne e contemporanee dell’École française de Rome, organizzano un incontro in collaborazione con il Deutsches Historisches Institut di Rom e l’Institut français – Centre Saint-Louis un incontro intitolato “Pubblicare i discorsi di odio. Sguardi sull’edizione critica di fonti antisemite“.
La giornata di studi si terrà il martedì 21 giugno dalle ore 14.30 alle ore 19.00 presso la sede dell’École française de Rome a Piazza Navona, 62. L’evento sarà in lingua francese con traduzione simultanea in lingua italiana.
I protagonisti
Pierre Savy è direttore degli studi per il Medioevo presso l’École française de Rome. Si interessa alle relazioni tra ebrei e cristiani alla fine del Medioevo. Di recente, ha curato una “Storia mondiale degli Ebrei”, pubblicata in Italia da Laterza (2021).
Laura Pettinaroli è direttrice degli studi per le epoche moderne contemporanee presso l’École française de Rome. Studia in particolare le relazioni interconfessionali e l’anticomunismo e dirige il programma di ricerca “GlobalVat. Ricostruire il Mondo, la società, gli individui(1939-1958)”.
Interverranno numerosi ospiti tra cui: Florent Brayard (EHESS CRH, Parigi), Martin Baumeister (Deutsches Historisches Institut in Rom), Valeria Galimi (Università di Firenze), Antoine Germa, Fabien Théofilakis (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne CHS), Nina Valbousquet (EFR), Andreas Wirsching (Institut für Zeitgeschichte, Monaco di Baviera).