Roma, 26 Luglio 2022 – In vista del nuovo e pesante rialzo dei tassi di domani della Fed i mercati tentennano. A trasmettere ancora più instabilità è l’avviso sul profitto del colosso Usa WalMart. Infatti avverte che l’inflazione sta erodendo i bilanci delle famiglie e sta spingendo la sua vasta clientela a ridurre gli acquisti. In generale la paura della recessione assorbe sempre più le preoccupazioni dei mercati, anche se la necessità di far retrocedere l’alta inflazione resta l’obiettivo primario delle banche centrali.
Il dollaro si è indebolito e il prezzo del petrolio è in rialzo per l’aspettativa di una riduzione delle forniture di gas russo all’Europa.
In Asia i listini sono misti, mentre i future cedono a Wall Street e sono contrastati in Europa, in attesa che si sviluppi la settimana più importante, o almeno la più trafficata, dell’estate. Domani la Fed deciderà un nuovo aumento dei tassi di almeno tre quarti di punto.
Biden positivo
Giovedì uscirà in prima lettura il dato del Pil Usa del secondo trimestre, stimato in lieve crescita. Anche se il modello della Fed di Atlanta si attende un calo dell’1,6% congiunturale che, se confermato, determinerebbe una recessione tecnica negli Stati Uniti.
Invece, il presidente Joe Biden si è detto convinto che il prossimo rapporto dell’Ufficio federale di analisi economica non certificherà lo scivolamento dell’economia Usa in una fase recessiva. «A mio modo di vedere, non saremo in recessione. Il tasso di occupazione è ancora il più basso che abbiamo avuto nella storia, è intorno al 3,6%», ha assicurato.
«La mia speranza è che si passi da una crescita rapida a una costante, ma non credo, e Dio non voglia, che assisteremo a una recessione».
Intanto entra sempre più nel vivo la stagione delle trimestrali e, in attesa di Alphabet di oggi e di quelle di Apple e Amazon di giovedì, WalMart perde quasi il 10% nell’after hour dopo il suo secondo allarme utili in 10 settimane.