FBI: “Covid uscito da laboratori di Wuhan”

 

 

Washington, 2 Marzo 2023 – A tre anni dall’inizio della pandemia da Covid, l’FBI torna a indicare il biolaboratorio di Wuhan come unico responsabile della fuga del virus.

Accuse che inaspriscono i già complicati rapporti tra Washington e Pechino, soprattutto dopo le posizioni ambigue sul conflitto in Ucraina e il recente abbattimento del presunto pallone spia.

Le accuse

A sostenere la responsabilità della diffusione del Covid è il direttore dell’FBI Christopher Wray durante il suo discorso al Comitato speciale della Camera dei rappresentanti Usa dove, sostenendo la possibile causa accidentale, ha affermato «l’Fbi giudica da tempo che le origini della pandemia sono molto probabilmente da ricercare in un possibile incidente di laboratorio a Wuhan».

«Qui stiamo parlando di una potenziale fuga da un laboratorio controllato dal Governo cinese che ha ucciso milioni di americani», affermando inoltre che era progettato per quello scopo. Dichiarazioni rilasciate anche in una intervista alla Fox News.

Indagini difficili

Il numero uno dell’FBI ha poi parlato della difficoltà di comunicare e collaborare con Governo cinese per indagare, sin da subito, sull’origine della pandemia. Secondo Wray infatti il Governo cinese ha fatto di tutto per cercare di offuscare le indagini e contrastare il lavoro non solo del Bureau, ma anche del Governo americano in collaborazione con i partner stranieri. «E questo è un peccato per tutti», conclude.

Ipotesi di origine naturale

Non tutti però condividono quanto sostenuto da Wray e condiviso dal Dipartimento all’Energia. Alcune agenzie Usa infatti sostengono che l’origine del virus sia naturale. Opinione supportata anche dall’immunologo ed ex consigliere della Casa Bianca Anthony Fauci che in una intervista rilasciata al Boston Globe ha dichiarato la possibilità che «non lo scopriremo mai», invitando però a mantenere una mente aperta sulle possibili cause che hanno portato alla sua origine.

Pechino smentisce

La Cina respinge le accuse mosse contro Wuhan tramite Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri, che nel corso di una conferenza stampa ha affermato «la Cina sostiene e partecipa sempre al tracciamento delle origini globali basato sulla scienza della SARS-CoV-2. La ricerca delle origini è una questione scientifica complessa. Questo studio dovrebbe essere e può essere condotto solo congiuntamente da scienziati di tutto il Mondo. Un’agenzia di intelligence che si occupa di questione scientifiche è di per sé una politicizzazione».

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