Elefante, una “forza” della natura in pericolo

 

 

Roma, 12 Agosto 2022 – Oggi è la Giornata mondiale dell’elefante e il Wwf ricorda che in Africa questa specie è minacciata dalla distruzione dell’habitat e dal bracconaggio. In un anno ne uccidono oltre 20.000 anche solo per le zanne.

Dai 12 milioni stimati circa un secolo fa la popolazione in Africa si è ridotta a 415.000 individui riportati nell’ultimo censimento su larga scala. In Africa esistono due specie di elefante: quello di savana (Loxodonta africana) e il meno conosciuto e di dimensioni ridotte, elefante di foresta (Loxodonta cyclotis). Nel 2021 sono state valutate separatamente dalla Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) nella “Red List” come minacciate di estinzione.

Il Wwf spiega che l’elefante di savana è classificato comein pericolo” e l’elefante di foresta addirittura inserito tra le specie in “pericolo critico“, ovvero con elevato rischio di estinzione a breve termine. Se la popolazione dell’elefante di savana ha subìto una riduzione del 60% negli ultimi 50 anni, va ancora peggio per l’elefante di foresta, la cui popolazione negli ultimi vent’anni è passata da 270.000 esemplari a meno di 75.000.

Una “forza” per la natura

Questi giganti sonogiardinieri“, “ingegneri” e amici del clima, spiega l’associazione animalista. “Disperdono e aiutano la germinazione di molti semi, mangiando più di cento frutti di alberi differenti, e permettendo la diffusione di specie arbustive arboree in ambienti aridi come quelli della savana. Ma sono anche dei potenti bulldozer in quanto calpestano cespugli, abbattono alberi e creano sentieri e radure. Inoltre modificano l’ambiente, creando spazi e habitat idonei alla presenza di molte altre specie”.

Il Wwf rileva che comunque gli sforzi di conservazione in alcuni contesti si stanno dimostrando efficaci. Nelle strategie di conservazione è importante anche il ruolo della scienza. Recentemente un gruppo di ricerca delle Università di Bath, Oxford e Twente ha brevettato un algoritmo che potrebbe essere in grado di supportare le azioni di salvaguardia della specie.

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