Mosca, 18 Febbraio 2022 – Le Forze di sicurezza ucraine hanno effettuato oggi tre nuovi bombardamenti sul territorio dei separatisti russi nella parte al confine tra Russia e Ucraina, compresa la periferia del capoluogo della Regione che secondo gli accordi di Minsk II dovrebbe avere uno status speciale. Lo ha dichiarato l’ufficio dell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento del regime di cessate il fuoco (Jccc), sottolineando che le sparatorie sono avvenute anche con l’uso di armi pesanti.
In particolare, secondo i separatisti filorussi, l’esercito ucraino ha sparato agli insediamenti, controllati dalla Lpr, di Molochny e Veselenkoe, nonché al distretto di Zelenaya Roshcha, alla periferia di Luhansk, utilizzando lanciagranate e mortai da 120 e 82 millimetri. In precedenza, la milizia popolare della Repubblica separatista aveva affermato che le Forze di sicurezza ucraine avevano attaccato due villaggi dall’inizio della giornata odierna.
La linea ferroviaria Donetsk–Debaltseve è interrotta a causa del bombardamento dell’insediamento di Panteleymonovka da parte delle Forze armate ucraine sul territorio dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo riferisce questa mattina l’agenzia di stampa russa “Ria Novosti“, dopo che il corrispondente di guerra dell’emittente televisiva russa “Rt”, Semyon Pegov, aveva affermato che un proiettile di cannone sparato dalla parte ucraina aveva interrotto la linea ferroviaria da Donetsk alla Russia, intorno alle 8:30 ore locali. Allo stesso tempo, secondo Pegov, le Forze armate ucraine hanno bombardato l’autostrada Donestk-Gorlovka, sottolineando che «al momento dell’esplosione, stavano transitando diverse auto di civili, che sono colpite da schegge».
I bombardamenti sono confermati dai giornalisti dell’Agenzia di stampa Afp (Agence France-Presse) che si trovano vicino a Stanytsia Luganska, una città nell’Ucraina orientale sotto il controllo delle forze governative. La città era già stata colpita ieri da bombardamenti che hanno danneggiato gravemente un asilo nido.
«La Nato è un fattore di stabilità e sicurezza in Europa? Beh, ascoltate, siamo tutte persone intelligenti, abbiamo la memoria storica, ricordiamoci cosa è successo a Belgrado o dell’aggressione alla Libia nel 2011, da ben 11 anni non possiamo mettere insieme i cocci della tazza rotta dalla Nato in Libia». Lo dichiara l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa in Italia Sergey Razov a Genova al quinto seminario italo-russo. E l’ambasciatore russo presso la Santa Sede Aleksandr Avdeev dichiara: «Duemila civili sono morti a causa dei bombardamenti Nato in Serbia, per la Russia fu uno choc tremendo. Questo choc è diventato per noi un’esperienza, l’avvicinamento delle infrastrutture della Nato verso le frontiere russe può portare alle stesse conseguenze per noi».
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