Consiglio dell’Ue, stop agevolazioni per i visti alla Russia

 

 

Bruxelles, 9 settembre 2022 – Il Consiglio dell’Ue ha adottato la decisione che sospende completamente l’accordo di facilitazione del visto tra l’Unione europea e la Russia. Di conseguenza, le regole generali del codice dei visti si applicheranno ai cittadini russi. Ciò comporterà un aumento della tassa per la domanda di visto da 35 a 80 euro, la necessità di presentare prove documentali aggiuntive, tempi di elaborazione dei visti più lunghi e regole più restrittive per il rilascio di visti per ingressi multipli.

«Un accordo di facilitazione del visto consente un accesso privilegiato all’Ue per i cittadini di partner fidati con i quali condividiamo valori comuni. Con la sua guerra di aggressione non provocata e ingiustificata, tra cui i suoi attacchi indiscriminati contro i civili, la Russia ha infranto questa fiducia e calpestato i valori fondamentali della nostra comunità internazionale. La decisione odierna è una diretta conseguenza delle azioni della Russia e un’ulteriore prova del nostro incrollabile impegno nei confronti dell’Ucraina e del suo popolo», ha commentato il ministro dell’Interno ceco, Vit Rakusan.

La decisione sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 9 settembre 2022. Entrerà in vigore il giorno della sua adozione e si applicherà a partire dal 12 settembre 2022.

L’accordo Ue-Russia di facilitazione del rilascio di visti è entrato in vigore il 1º giugno 2007. Scopo dello stesso favorire il rilascio di visti per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni su un periodo di 180 giorni) su una base di reciprocità.

La sospensione totale riguarda tutte le categorie di viaggiatori che entrano nell’Unione europea per un soggiorno di breve durata. La Commissione dovrebbe presentare ulteriori orientamenti per garantire che tale sospensione non incida negativamente su talune persone che si recano nell’Ue per scopi essenziali, come giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile.

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