Caro carburanti: il nuovo decreto del Governo

 

 

Roma, 12 Gennaio 2023 – Quello del caro carburanti è un tema annoso, che ha accompagnato l’inizio del nuovo anno e rappresenta per il Governo Meloni un nodo complicato da sciogliere, soprattutto per il malcontento tra cittadini, lavoratori di categoria e politici, che hanno più volte chiesto un’intervento in merito.

Nella giornata di ieri, nel corso del Consiglio dei ministri, il Governo ha approvato un decreto ad hoc che dovrebbe andare incontro alle necessità degli italiani.

Il decreto

Tra le misure introdotte è previsto un tetto per gli aumenti del carburante in autostrada, i gestori devono esporre i prezzi alla pompa per evitare di incorrere in sanzioni comminate dal prefetto e devono esporre i prezzi medi nazionali stabiliti dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. In caso di recidiva si può incorrere nella sospensione dell’attività «per un periodo da 7 a 90 giorni». L’introduzione di questo decreto ha lo scopo di contrastare le speculazioni, ma in molti, anche tra i sostenitori del presidente del Consiglio, non vedono in questa misura una vera e propria soluzione definitiva.

«L’opposizione ci attacca ed è normale, ma mi fa infuriare che anche nella maggioranza ci sia chi va in tv a dire che bisogna tagliare le accise. Questo non è accettabile», afferma il premier durante il Consiglio.

Nessun taglio delle accise

Grande assente il tanto atteso taglio delle accise deliberato dal Governo Draghi, che, come dichiarato dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, «non si può fare perché costa un miliardo al mese». «La filosofia della nostra legge di bilancio è stata aiutare i più deboli, dando soldi a chi non ce la fa e puntando su misure sociali come le pensioni e il taglio del cuneo fiscale» afferma la Meloni.

Contro le speculazioni

Mentre i dati diffusi dal ministero sosterrebbero che l’aumento dei prezzi nella prima settimana di gennaio è “sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise”, l’Antitrust e la Guardia di Finanza esaminano la documentazione sulle “violazioni accertate”.

«Non dobbiamo puntare il dito e dire che sono tutti speculatori, si tratta però di monitorare» commenta il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Le associazioni di categoria intanto comunicano che il 25 e 26 gennaio i benzinai sciopereranno contro le “ondate di fango che colpiscono gli onesti lavoratori”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *