Sofia, 3 Ottobre 2022 – Con un voto segnato da un’affluenza inferiore al 40% il partito di centrodestra “Cittadini per lo sviluppo europeo” (Gerb) della Bulgaria dell’ex primo ministro Boyko Borisov ha vinto le elezioni parlamentari che si sono svolte ieri con il 25,4% dei voti. A seguire, nel conteggio, il partito centrista “Continuiamo il cambiamento” (Pp) con il 20,2% e il “Movimento per i diritti e le libertà” (Dps) con il 12,9. Il partito “Rinascita” ha ottenuto il 10,6%, mentre il Partito socialista bulgaro (Bsp) il 9,3 per cento. Seguono la coalizione “Bulgaria democratica-Unificazione” con il 7,5%, l’alleanza “Rinascita bulgara” con il 4,7 e “C’è un popolo come questo” al 3,8 per cento.
Voti definitivi (e seggi) non prima del 6/10
Per avere i risultati ufficiali sarà necessario attendere la giornata di giovedì ma al momento si prefigura lo scenario ampiamente previsto prima del voto, con la vittoria del Gerb di Borisov che, tuttavia, sembra isolato nel panorama politico bulgaro. Al partito dell’ex premier riformista e filoeuropeo Kiril Petkov, “Continuiamo il cambiamento”, spetterà con ogni probabilità il compito di cercare di formare una coalizione di Governo che possa riprendere il lavoro interrotto pochi mesi fa, quando proprio Petkov decise di lasciare l’incarico in quanto sfiduciato dai partner di maggioranza, che sono alla guida del Paese dal 2009. Ma nel nuovo Parlamento saranno rappresentati fino a otto partiti, il ché ne renderà ancora una volta difficile la formazione. La Bulgaria è tornata al voto per la quarta volta in un anno e mezzo. E anche qui l’astensionismo l’ha fatta da padrone, con un’affluenza inferiore al 40%.
Tajani (FI): «Congratulazioni a Borisov, ora Governo stabile»
«Congratulazioni al Gerb e a Boyko Borisov per il risultato alle elezioni parlamentari in Bulgaria. L’auspicio è che si trovi una stabilità al Governo per consentire al Paese di superare la difficile crisi economica che sta attraversando». Così ha commentato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito popolare europeo (Ppe o EPP, dall’acronimo inglese), in un tweet il dopo elezioni in Bulgaria.