Bolsonaro dimesso dall’ospedale in Florida

 

 

Orlando, 11 Gennaio 2023 – Dopo un ricovero avvenuto nella giornata di lunedì a seguito di forti dolori addominali, l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro lascia l’ospedale AdventHealth Celebration, fuori la città di Orlando, nonostante il parere contrario del team medico che, secondo il quotidiano brasiliano O Globo, voleva tenerlo in osservazione altri quattro giorni.

Problemi di salute

Come sostenuto dai familiari e dai medici che lo hanno curato, i problemi di salute di Bolsonaro sarebbero legati a una coltellata all’addome ricevuta nel 2018 durante una campagna elettoraleJuiz de Fora, nello stato di Minas Gerais, da un sostenitore di Lula.

In un post su Twitter ha affermato: “Ho subito cinque interventi chirurgici. Dall’ultima volta, ho avuto altri due disturbi che mi hanno portato a sottopormi ad altri interventi medici”. L’ex capo di Stato ha poi ringraziato i numeri sostenitori che hanno inviato preghiere e auguri di pronta guarigione. Nel luglio 2021 e nel gennaio e marzo dello scorso anno, ricoverato per lo stesso problema presso l’ospedale delle Forze Armate a Brasilia.

Dimesso dall’ospedale l’ex leader sconfitto si è ritirato nella sua casa a Orlando, nonostante l’esortazione dei medici a rimanere nella struttura.

Tensione dopo l’assalto

La presenza di Bolsonaro sul suolo americano da fine 2022 desta qualche preoccupazione, soprattutto dopo che molti sostenitori hanno assaltato palazzi istituzionali a Brasilia che sta portando a centinaia di arresti. Vicenda condannata dall’ex presidente e che ricorda quanto avvenuto a gennaio del 2021 a Capital Hill.

«Non ho avuto giorni tranquilli. Prima lo spiacevole episodio di domenica in Brasile, poi il mio ricovero in ospedale», ha raccontato alla Cnn Brasile «Sono venuto negli Stati Uniti per restare fino alla fine del mese di gennaio, ma intendo anticipare il mio ritorno».

Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale Usa dichiara che al momento gli Usa non hanno ricevuto alcuna richiesta di estradizione dal Brasile, ma «Se ricevessimo tali richieste, le tratteremmo come facciamo sempre, le tratteremmo seriamente».

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