Bilanci familiari a rischio per aumenti in tanti settori

 

 

Roma, 23 Agosto 2022 – Un rientro dalle ferie preoccupante quello degli italiani che vedono i loro bilanci familiari in serio rischio. Non saranno solo le bollette, che già incederanno parecchio dato che il gas naturale, ad esempio, nelle ultime ore ha raggiunto quota 290 euro al MWh sulla piazza di Amsterdam, a fare la differenza.

Per scuola un aumento del 7%

Il Codacons spiega che “sulla scuola abbiamo già registrato i primi rialzi per il corredo scolastico. Si spenderà in media il 7% in più rispetto allo scorso anno, pesano caro energia e crisi materie prime (carta, tessile, plastica eccetera)”.

Intanto una circolare del ministero dell’Istruzione annuncia il rientro in servizio dal 1° settembre dei docenti no-vax. Infatti dal 31 agosto cessano le misure di protezione sanitaria e anche i professori non vaccinati potranno ritornare a scuola, anche se impegnati in compiti diversi dall’insegnamento. Nonostante la più recente media nazionale si attesti su circa 25 mila nuovi casi e 100 decessi giornalieri, con un indice di positività tra il 15 e il 20% a seconda delle Regioni, si allentano le restrizioni ed è significativo che ciò avvenga anche a scuola, dove non sono stati adottati gli attesi provvedimenti sull’aerazione delle aule, l’organizzazione della didattica in presenza, il sovraffollamento delle classi, i distanziamenti e la profilassi dei casi.

Tutto in aumento

Sui bilanci familiari peseranno le spese destinate al pagamento delle bollette di luce e gas. In questi giorni di campagna elettorale, infatti, non mancano le proposte di mettere a livello nazionale un tetto al prezzo dell’energia elettrica. “A ottobre scatteranno poi i rincari delle tariffe luce e gas” – conferma il Codacons – “temiamo in particolare la voce gas che potrebbe subire pesanti incrementi alla luce dell’andamento dei mercati”.

Dall’associazione dei consumatori giungono altre notizie non molto confortanti. “C’è poi il discorso degli alimentari, il cui trend al rialzo proseguirà nei mesi autunnali e trattandosi di una voce primaria inciderà pesantemente sui bilanci delle famiglie”.

Infine, a completare il quadro dei beni a rischio al rientro dalle ferie, la spesa per la benzina. “Il 20 settembre scadrà il taglio delle accise. Se non verrà prorogato ci sarà aumento immediato dei listini alla pompa, con ulteriore incidenza sui prezzi dei prodotti trasportati”. E un’inevitabile ulteriore ricaduta sul prezzo finale del prodotto e, di conseguenza, sulle tasche dei consumatori.

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