La carta della Umana Fratellanza di Roma

 

 

Roma, 10 Ottobre 2021 – L’Osservatorio internazionale permanente per l’inclusione sociale, oggi presieduto dal Prof. Emilio Scalise della Fondazione Sapientia Mundi, ha proposto “la carta della Umana Fratellanza di Roma” per ascoltare le voci della sofferenza.

Fondazione Sapientia Mundi

La FondazioneSapientia MundiOnlus, Ente senza fine di lucro, costituito da laici e credenti, che operano per l’elevazione morale e materiale dell’uomo, senza preclusione di sesso, religione o razza, dalla sua nascita ha favorito l’umanizzazione in ogni ambiente di lavoro e in primo luogo nel mondo della sanità. Nella pandemia Sars2-Covid19, grazie ai suoi centri di ascolto presenti sul territorio nazionale e non, la Fondazione ha sostenuto i principali bisogni di quanti si sono ad essa rivolti.

A tale proposito, come indicato da Papa Francesco in “Fratelli tutti”, l’Osservatorio internazionale permanente per l’inclusione sociale, presieduto per la sessione dal Prof. Emilio Scalise in rappresentanza della Fondazione, ha analizzato, contestualizzato ed elaborato, dalle principali richieste pervenute allo Sportello d’Ascolto della Fondazione, un decalogo per “la carta della Umana Fratellanza di Romapromossa con il Comune di Roma.

Il decalogo

1) il diritto al rispetto dovuto ad ogni singolo individuo, fermo restando il dovere dello stesso di non arrecare nocumento con le proprie azioni e/o ideologie, alla incolumità degli altri; 2) il diritto alla salute fermo restando il dovere di non arrecare in alcun modo nocumento a quella degli altri; 3) il diritto al giusto lavoro senza porre in essere le condizioni per danneggiare gli altri; 4) il diritto alla vita senza porre in pericolo quella altrui;  5) il diritto ad una vita decorosa, condividendo i beni della terra, senza  ricorrere allo sfruttamento indiscriminato delle risorse del Pianeta;

6) il diritto all’auto determinazione della propria identità geopolitica senza contrastare i diritti fondamentali dell’umanità;  7)  il diritto di poter stabilire la propria residenza nella terra d’origine garantito dalla comunità internazionale; 8) il diritto a professare e divulgare le proprie convinzioni ideologiche religiose e politiche nel rispetto di quelle altrui, senza creare nocumento alla persona o a gruppi di diversa appartenenza; 9) il diritto a una vita degna di questo nome per quanti, in condizioni fisiche o socio economiche, non siano in grado di provvedere a se stessi, fermo restando il principio di consentire loro ogni possibile soluzione per una giusta inclusione sociale 10) il diritto dei Popoli al mutuo soccorso in caso di necessità senza esclusione di intervento alcuno.

Le conclusioni

A tal fine la Fondazione “Sapientia Mundi”, con la Camera Arbitrale della Sussidiarietà Territoriale Internazionale, in occasione dell’inizio del ministero pastorale di Fra Agnello Stoia quale parroco di San Pietro ha presentato le conclusione del Lavori in Vaticano rinnovando l’impegno della Fondazione di attivarsi per realizzare e condividere la Carta della Umana Fratellanza di Roma nello spirito indicato da Papa Francesco presenti all’evento Sua Eminenza Rev.ma Card. Giovanni Battista Re e Sua Eminenza Rev.ma Card. Mauro Gambetti.

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