Roma, 19 Giugno 2025 – Si sta tenendo in queste ore il vertice telefonico tra il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, in merito alla complessa situazione mediorientale: il conflitto tra Israele e Iran; la tragedia umanitaria che si sta consumando nella Striscia di Gaza; le possibili ripercussioni e conseguenze che tale situazione potrà avere in futuro.
Poco prima del vertice Tajani parlando degli italiani che si trovano nei Paesi coinvolti ha dichiarato che la Farnesina sta lavorando con le ambasciate per organizzare dei voli charter per permettere ai connazionali di rientrare dall’Iran e da Israele.
«Le ambasciate a Tel Aviv e Teheran stanno lavorando in questo momento in condizioni di grande difficoltà, grazie a tutto il personale diplomatico e non che lavora a Tel Aviv e a Teheran. Ci sono italiani da aiutare, non possiamo lasciare le nostre ambasciate. Cerchiamo di fare tutto ciò che è possibile per garantire l’incolumità dei nostri connazionali» ha dichiarato da Taormina dove era impegnato per le celebrazioni del 70° anniversario della Conferenza di Messina e Taormina che ha gettato le basi per la nascita della Cee.
Trump: «Nessuno sa cosa faremo»
Il conflitto prosegue sia sul campo di battaglia che con uno scambio reciproco di accuse tra i vertici israeliani e iraniani. L’Idf avrebbe colpito la zona occidentale dell’Iran mirando a infrastrutture missilistiche terra-aria e soldati di Teheran. “Danneggiati due terzi dei lanciatori”, sostiene una nota diffusa dai media locali, e il ministero della Salute di Tel Aviv parla si 240 feriti in seguito a un raid nemico in varie Città nella Regione.
Dalla Casa Bianca il presidente statunitense Donald Trump in un punto stampa mentre sono in corso le operazioni di installazione delle nuove bandiere a stelle e strisce, ha affermato che «nessuno sa cosa faremo, potrei farlo come no».
Affermazioni sulle quali Mosca ha messo in guardia chiedendo a Washington di non intervenire in questa situazione poiché «un suo coinvolgimento sarebbe un passo molto pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili» come affermato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su un possibile attacco all’Iran.