Elezioni in Romania: Simion vince al primo turno

 

 

Bucarest, 5 Maggio 2025 – Con il 40,5% di preferenze George Simion, leader del partito di destra radicale Alleanza per l’Unione dei romeni (Aur), ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania battendo Nicusor Dan, sindaco di Bucarest che si ferma al 20,89% ma va al ballottaggio, e Crin Antonescu della coalizione di Governo con il 20,34%, inizialmente accreditato dai sondaggi come secondo ma che rimane fuori.

«Siamo qui con una sola missione, il ripristino dell’ordine costituzionale, il ripristino della democrazia. Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo romeno, che voglio servire. Siamo qui con un solo desiderio, fare giustizia per la Romania», ha dichiarato Simion durante le votazioni di ieri sostenendo che potrebbe prendere in considerazione di affidare il premierato proprio a Călin Georgescu (che aveva vinto le elezioni di novembre poi annullate per sospette ingerenze russe, che avevano portato la Corte Costituzionale romena a sospendere e poi annullarne l’esito) comparso insieme al vincitore in diversi video pubblicati dallo stesso leader di Aur su TikTok.

Verso il ballottaggio

Le votazioni di domenica però si sono volte in un clima non particolarmente sereno dati alcuni attacchi informatici coordinati di tipo DDos (acronimo di Distributed Denial-of-Service, attacco volto a sovraccarica siti web, server o risorse di rete con traffico dannoso in modo da rendere l’obiettivo dell’attacco inutilizzabile) che hanno interessato il sito del ministero degli Interni, della Giustizia e del candidato Crin Antonescu. Secondo quanto riportato dai media locali dietro gli attacchi ci sarebbe il noto gruppo di hacker NoName057 che avrebbe rivendicato l’operazione informatica.

Intanto sale l’attesa per il 18 maggio quando la Romania tornerà alle urne per il secondo turno: Simion infatti non ha comunque ottenuto la maggioranza assoluta necessaria richiesta (50%) e dovrà vincere al ballotaggio. Gli analisti contestualmente ritengono che la partita non sia ancora chiusa dato che i voti degli elettori contrari potrebbero convergere sul sindaco Nicusor Dan, rendendo la corsa ancora aperta. L’esito avrà implicazioni significative per la posizione della Romania all’interno dell’Ue e della Nato (fortemente criticate dal leader di Aur contrario anche all’invio di aiuti in Ucraina), nonché per la stabilità politica interna del Paese.

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