Lussemburgo, 8 Aprile 2025 – Mentre le Borse mondiali hanno iniziato la settimana in negativo a causa dei dazi imposti dagli Usa, l’Europa procede unita e si dice pronta a trattare “ma non all’infinito” e contestualmente ha preparato una bozza di contro dazi che entreranno in vigore a partire dal 15 aprile. A stabilirlo la riunione dei ministri degli Esteri e del Commercio a Lussemburgo che ne ha trasmesso la lista ai 27 Paesi membri in vista del voto tecnico fissato a domani 9 aprile in seno ai comitati dell’esecutivo dell’Ue.
Le contromisure
Nonostante la linea preferenziale resti quella dei negoziati, e sale l’attesa per la votazione che sarà a maggioranza qualificata, vale a dire che servirà l’ok di almeno 15 Paesi che rappresentano il 65% della popolazione europea, la bozza delle contromisure che l’Europa intende adottare si divide in due fasi: la prima fase (quella del 15 aprile) prevede di colpire i marchi iconici americani come per esempio le t-shirt di cotone; il burro d’arachidi; i succhi d’arancia; il tabacco masticatile; il mais dolce e altri prodotti alimentari; gli yacht di lusso prodotti negli States e le iconiche Harley Davidson le cui cilindrate superano i 500 cc. Manca invece all’appello il whisky del Kentucky.
La seconda trance invece dovrebbe scattare il 15 maggio e interesserà non solo i prodotti alimentari, ma anche quelli industriali. Qui infatti i dazi colpiranno manzo; pollame proveniente dal Kansas e dal Nebraska, la soia della Louisiana; noci; uova; verdure; zucchero e prodotti industriali quali forni; stufe; tosaerba; congelatori; tessuti; materie plastiche e il legno che rappresenta il cuore dell’economia di alcuni Stati come l’Alabama, la Georgia e la Virginia. Tutti settori facilmente rimpiazzatili dall’Europa che può contare sulle economie degli Stati membri.
«Abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l’Europa è sempre pronta per un buon affare», ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.