Von der Leyen sui dazi Usa: «Colpo all’economia globale»

Roma, 3 Aprile 2025 – «I dazi Usa rappresentano un duro colpo all’economia globale. L’Europa è pronta a reagire ma siamo pronti a negoziare». Queste le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella sua replica all’annuncio dei nuovi dazi ( che entreranno in vigore a partire dal 9 aprile) imposti dal presidente statunitense Donald Trump, in una conferenza stampa dal Giardino delle rose della Casa Bianca, addobbato a festa per l’occasione.

 

«Dobbiamo prepararci all’impatto che avremo inevitabilmente» ha detto la von der Leyen sottolineando che l’impatto avrà inevitabilmente delle gravi ripercussioni per milioni di persone e per molti Paesi, in particolar modo quelli più poveri e vulnerabili. «Bisognerà fare i conti con l’aumento dei farmaci, del costo dei trasporti, l’inflazione salirà!», conclude, annunciando le possibili contromisure (primo pacchetto) a partire dai dazi sull’acciaio.

Trump: «Rilanciamo il sogno americano»

Donald Trump, intorno alle 22 ore italiane, ha annunciato alla presenza di quasi tutto il suo Governo che i dazi saranno per l’Europa al 20%, per la Gran Bretagna al 10% e per la Cina al 34%, mentre per tutti gli altri Paesi al 10%. «Oggi è il Liberation Day, un giorno importante in cui reclamiamo il nostro futuro. I dazi porteranno l’età dell’oro, rilanceranno l’economia americana e genereranno miliardi di dollari per ridurre le nostre tasse», ha sostenuto il Tycoon parlando del sogno americano. «Rimettiamo l’America First e rendiamola di nuovo ricca. “Make America Wealthy Again”», conclude in riferimento a un’America “sana”.

Le ripercussioni

Uno dei comparti più colpiti dai dazi trumpiani sarà quello agroalimentare e quindi su tutti i prodotti Made in Italy. Questo secondo alcune stime porterà a un rincaro stimato di 1,6 miliardi di euro per i consumatori americani, con un conseguente calo delle vendite che danneggerà le imprese italiane. Inoltre, l’aumento dei prezzi potrebbe favorire il fenomeno dell’italian sounding, ovvero la diffusione di prodotti contraffatti che imitano quelli italiani senza rispettarne la qualità e la tradizione.

Per Coldiretti, oltre alla riduzione delle vendite, si verificherà un deprezzamento delle produzioni, con un eccesso di offerta che non troverà sbocchi in altri mercati. La necessità di una soluzione diplomatica a livello europeo diventa quindi urgente per mitigare gli effetti di questa misura.

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