Kallas in visita ufficiale a Gerusalemme

 

Bruxelles, 24 Marzo 2025 – L’alta rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione europea Kaja Kallas ha commentato la ripresa della guerra a Gaza domenica, dove, secondo il ministero della Sanità, il bilancio delle vittime ha superato i 50mila morti. «Penso che sia molto importante che le ostilità cessino e che le vite delle persone vengano salvate e risparmiate. L’Ue userà gli strumenti che sono nelle nostre mani».

Kallas: «Riprendere i negoziati»

«Siamo testimoni di una escalation pericolosa, crea una insostenibile incertezza per gli ostaggi e le loro famiglie e, allo stesso tempo, genera orrore e morte tra i palestinesi: Israele ha il diritto di difendersi contro gli attacchi terroristici ma le azioni militari devono essere proporzionate, gli attacchi israeliani in Siria e in Libano rischiano di provocare un’ulteriore escalation», ha dichiarato l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, a Gerusalemme. Rispondendo a una domanda sugli attacchi israeliani in Siria, ha affermato che «queste cose sono inutili perché la Siria in questo momento non sta attaccando Israele, e questo alimenta una maggiore radicalizzazione, anch’essa contro Israele, che non vogliamo vedere».

«Riprendere i negoziati è l’unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti. La violenza alimenta altra violenza, i nuovi combattimenti stanno causando un’incertezza insopportabile per gli ostaggi e le loro famiglie, e orrore e morte per il popolo palestinese», ha continuato.

Sa’ar: «Israele sta rispettando il diritto internazionale»

«Ènaturaleche Israele si aspetti il sostegno dell’Unione europea nel conflitto in corso contro il terrorismo islamico, stiamo combattendo la guerra del Mondo libero. Iran, Houthi, Hamas e Hezbollah ci attaccano perché siamo vicini. Ma non fatevi illusioni, la guerra è contro la civiltà occidentale. Contro i suoi valori e i suoi stili di vita», ha sostenuto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in conferenza stampa con Kallas.

«Israele non ha ancora deciso se imporre o meno un Governo militare a Gaza». Il ministro ha anche insistito sul fatto che Israele sta rispettando il diritto internazionale a Gaza, facendo riferimento all’articolo 70 del Protocollo di Ginevra del 1949. Inoltre ha ribadito che i 25.000 camion che Israele ha fatto entrare durante la tregua sono adeguati per le esigenze dei gazawi. «Nessun Paese è obbligato a facilitare una guerra contro se stesso. Israele non deve essere tenuto a uno standard diverso».

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