Meloni convoca vertice sul piano per la difesa Ue

Roma, 5 Marzo 2025 – A meno di 24 ore dal consiglio europeo straordinario programmato per domani 6 marzo a Bruxelles, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato un trilaterale a Palazzo Chigi per discutere sugli 800 miliardi di euro di finanziamenti e sul piano della Difesa europea esposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, anche per chiarire le posizioni in merito. Non tutti infatti nella maggioranza sembravano andare verso la stessa direzione in merito alle questioni europee, come evidenziano alcune polemiche sollevate dalla Lega nei giorni scorsi, ora accentuate dopo il piano ReArm.

 

Le divergenze

Mentre Tajani plaude all’iniziativa sottolineando che “finalmente si fanno dei passi in avanti concreti per costruire una difesa europea indispensabile” sottolineando la necessità di realizzarlo nel migliore dei modi “per rendere più forte l’Europa nel contesto di una solida alleanza con gli Usa” come scrive su X, Salvini ha un approccio più critico ritenendo che «i Paesi europei e la Von der Leyen trovano i soldi solo per riarmarsi ma non per investire in sanità, educazione e sostegno alle imprese e alle famiglie». A questa corrente di pensiero si aggiunge la questione Ucraina: il leader del Carroccio ha organizzato per il fine settimana diverse manifestazioni di piazza per chiedere la fine della guerra «nel momento in cui Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen parlano di invio di truppe e di maggiori spese militari di un esercito europeo».

Prova a placare gli animi la Meloni chiedendo prudenza di toni “in un momento così delicato come questo” si legge in una nota di Chigi, “per non ledere la credibilità dell’Italia nei consessi internazionali”, come già aveva evidenziato domenica da Londra al termine del vertice europeo sulla situazione ucraina.

Divergenze anche tra l’opposizione

Punti di vista diversi anche tra l’opposizione. Da un lato la segretaria del Partito democratico Elly Schlein sottolinea come «all’Ue serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse», pensiero condiviso da M5s, Verdi e Sinistra. Mentre da Azione, Calenda si interroga «sintetizzando: Lega, Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle sono per la resa dell’Ucraina e contro la costruzione di un esercito europeo. Meloni è in bilico così come Schlein sul fronte opposto. Adesso ci sarà da approvare o meno il piano della von der Leyen, cosa faranno le due coalizioni?»

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